Guerra Ucraina, Biden accusa Putin di genocidio. Macron frena: “attenzione ai termini”

StrettoWeb

Non è la prima volta che il presidente francese prende le distanze da Joe Biden in seguito ad alcune affermazioni su Vladimir Putin

Mentre il governo degli Usa annuncia altri 750 milioni di dollari in assistenza militare all’Ucraina, il presidente Joe Biden per la prima volta da quando è iniziata la guerra accusa la Russia di Vladimir Putin di “genocidio”. “E’ sempre più chiaro che Putin stia cancellando l’idea di essere ucraini”, ha affermato. “Parole vere di un vero leader”, ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che da tempo chiedeva una netta posizione da parte dei leader occidentali.

A prendere le distanze dal presidente Usa è il francese Emmanuel Macron, che si dichiara nuovamente in “dissonanza” con Joe Biden. Era già accaduto dopo la definizione di “macellaio” attribuita dal presidente americano a Vladimir Putin qualche settimana fa. “Se Biden parla di genocidio, evidentemente sbaglia”: il leader francese ha infatti differenziato l’approccio linguistico sul tema, come era già avvenuto le scorse settimane, quasi “rimbrottando” il leader della Casa Bianca. Il capo dell’Eliseo, infatti, non ha usato la parola “genocidio” come il suo collega statunitense, per accusare Putin nel merito della guerra in Ucraina, e ha chiaramente fatto riferimento alla necessità di non giungere a una “escalation di parole” che viene considerata di dubbia utilità. Il contesto è stato un’intervista, rilasciata da Macron al canale France 2, dove gli è stata chiesta proprio un’opinione sulle parole utilizzate dal presidente statunitense. “Attenzione ai termini”, ha poi concluso.

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