Guerra Ucraina, Di Maio: “Italia garante per la pace, offrirà propria esperienza in tutela minoranze”

StrettoWeb

Luigi Di Maio parla del ruolo dell’Italia come garante per la pace fra Russia e Ucraina: il ministro degli Esteri sottolinea l’esperienza italiana in tema di modelli di tutela delle minoranze

L’aggressione russa contro l’Ucraina impone la massima compattezza europea anche su questo fronte“. È quanto dichiarato da Luigi Di Maio nel corso di un’intervista al quotidiano tedesco “Bild”. “La definizione di un nuovo quadro di regole è resa ancora più necessaria dall’accresciuta necessità di investimenti per i beni pubblici europei strategici e per l’accelerazione della transizione energetica. Alla luce del mutato contesto geopolitico e delle nostre priorità condivise in materia di clima, energia e difesa sarà fondamentale raggiungere un ampio accordo e sono convinto che vi siano tutti i presupposti per farlo nel pieno rispetto delle rispettive sensibilità nazionali – ha affermato il ministro degli Esteri italiano – Spero che ciò avvenga già nei prossimi mesi, in linea con gli auspici della Commissione europea“.

Di Maio ha successivamente sottolineato il ruolo dell’Italia come garante della pace fra Russia e Ucraina:come ho avuto modo di confermare alla Ministra Baerbock in occasione del nostro incontro martedì, l’Italia è disponibile a contribuire agli sforzi negoziali in atto, nel ruolo di garante in possibili soluzioni di neutralità per l’Ucraina e offrendo la propria esperienza in tema di modelli di tutela delle minoranze. Come la Germania, anche l’Italia, ha sempre sostenuto e continuerà a favorire una soluzione diplomatica della crisi in Ucraina, che riteniamo l’unica via per una pace sostenibile ma che purtroppo non ha finora trovato spazio“.

In conclusione, il titolare della Farnesina, ha parlato delle sanzioni inflitte agli oligarchi russi: “adempiamo con rigore ai nostri obblighi internazionali sulle sanzioni e quindi anche sui sequestri delle proprietà in Italia delle persone listate, che non si limitano ai beni mobili. Ad oggi parliamo di un valore complessivo che si aggira intorno ai 900 milioni di euro. Siamo stati tempestivi e rigidi, e continueremo ad esserlo“.

Condividi