Adorno Day, presentato il concorso fotografico intitolato al compianto “Sergio Tralongo”: “sentiamo fortemente la sua mancanza” | FOTO e INTERVISTE

Adorno day campo calabro
StrettoWeb

Il Comune di Campo Calabro e la Stazione Ornitologica Calabrese hanno organizzato l’“Adorno Day”. presentato il concorso fotografico intitolato al compianto “Sergio Tralongo”

Il Comune di Campo Calabro e la Stazione Ornitologica Calabrese hanno organizzato l’“Adorno Day” presso il meraviglioso scenario di Forte Batteria Siacci. La giornata è dedicata all’osservazione di uno dei fenomeni naturalistici più interessanti che ogni anno si svolge in primavera sulle colline dello Stretto di Messina, ovvero la migrazione del Falco pecchiaolo e di altre specie. Durante l’evento, che si svolgerà sino alle 17:30, è stato presentato il premio fotografico intitolato a Sergio Tralongo, compianto naturalista reggino e direttore del Parco Nazionale d’Aspromonte che ha dedicato tutta la sua vita alla natura prima della sua prematura scomparsa.

Il naturalista Giuseppe Martino, ai microfoni di StrettoWeb, spiega che “l’Adorno Day intende promuovere l’area dei Forti Umbertini campesi come area di interesse internazionale per l’osservazione della migrazione dei rapaci. L’obiettivo è quello di attribuire all’Adorno Day la funzione di divulgazione e sensibilizzazione attraverso il birdwatching e la fotografia naturalistica. La giornata odierna – rimarca- è importante per ricordare Sergio Tralongo ed il concorso fotografico a lui dedicato. Le regole? Ci saranno 4 categorie: paesaggi, animali, paesaggi aspromontani, vegetazione. Ogni partecipante potrà presentare 20 foto e saranno valutati da una giuria nazionale. Ad agosto la premiazione del vincitore e la mostra”.

L’ingegnere Saverio Spinelli, cugino di Sergio Tralongo, ricorda il naturalista: “chiunque lo abbia conosciuto non può che ricordarlo con una profonda ammirazione e rammarico. Già da bambino –evidenza- quando entrava in un bosco riusciva a capire, anche grazie ai suoni, quale fossero gli animali che si trovavano lì in quel momento. All’età di 16 anni si trasferì a Bologna, ma tornava puntualmente a Reggio in maggio per fare il birdwatching. Dopo tanti anni fuori dalla Calabria, era riuscito a realizzare il suo sogno: diventare il direttore del Parco. Giornate come oggi servono per ricordare una persona meravigliosa, la cui mancanza si sente fortemente”, conclude.

In alto la FOTOGALLERY, in basso le INTERVISTE complete.

Adorno day, il naturalista Giuseppe Martino: “ecco le regole del concorso fotografico dedicato a Sergio Tralongo” | VIDEO

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