Archi Calcio costretto a giocare le partite in casa a Palmi: “il Comune di Reggio Calabria vuole fare scomparire la nostra squadra”

StrettoWeb

Per le ultime gare casalinghe del campionato di Promozione, l’Archi Calcio sarà costretto a “trasferirsi” in provincia, a Palmi: la nota di rabbia del club reggino

L’Archi Calcio, che milita in Promozione, giocherà le ultime tre partite casalinghe in provincia. Prosegue la diatriba legata allo stadio cittadino, che non può essere utilizzato per le gare interne e che dunque costringe la compagine reggina a spostarsi in altra sede per ospitare i propri sostenitori e disputare le proprie sfide. Ma se finora le soluzioni si sono sempre trovate all’interno dello stesso Comune di Reggio Calabria, da adesso e sino al termine della stagione l’Archi sarà costretto a trasferirsi in provincia, a Palmi. E’ lo stesso club a comunicarlo con una nota ufficiale: “L’ASD Archi Calcio, squadra militante nel Campionato Regionale Calabrese di Promozione del girone B, per disputare una partita interna di campionato deve purtroppo emigrare in altro Comune, esattamente a Palmi, in quanto su Reggio Calabria non vi sono campi disponibili per effettuare tali partite, perché la FIGC ha stabilito che le ultime 3 partite di campionato devono essere svolte tutte di Domenica e allo stesso orario”.

Dunque, oltre al proprio campo, indisponibili sono anche tutti gli altri presenti in città, a causa della contemporaneità di orario. Una mazzata, per la società, che non nasconde l’amarezza, ringraziando la Palmese ma lanciando qualche frecciata al Comune di Reggio Calabria: “L’Archi Calcio – si legge ancora nel comunicato – ringrazia la Società Palmese, in particolare il Presidente Sergi e il Comune di Palmi, che hanno messo a disposizione la struttura per poter disputare la partita. Non di certo si possono fare i ringraziamenti al Comune di Reggio Calabria, ai suoi dirigenti e Assessori, anzi contribuiscono a fare scomparire dalla scena calcistica una squadra che sta facendo bene sotto l’aspetto sportivo sociale e valorizzando i giovani del quartiere di un rione bistrattato in tutti i sensi, per non essere capaci a sbloccare la disponibilità del campo di calcio di Archi (nella foto così ridotto allo stato attuale)”. 

Condividi