Ucraina, Putin non ha intenzione di fermarsi: “il piano per costringere la Bielorussia ad entrare in guerra”

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Intorno al coinvolgimento di Minsk si gioca in ogni caso una delle partite chiave per l’eventuale escalation della guerra in Ucraina: ecco la situazione

La Bielorussia ha un ruolo strategico all’interno della guerra in Ucraina, ma fino a questo momento il leader Alexander Lukashenko ha scelto di rimanerne fuori militarmente. Questa riluttanza alle operazioni non starebbe più bene al Cremlino e così Vladimir Putin, starebbe pensando ad un golpe per rovesciare il Governo. “Un’operazione in stile Kgb per trascinare con la forza anche la Bielorussia nel conflitto”: a riferirlo gli 007 ucraini, secondo cui il presidente bielorusso aveva promesso in un incontro al Cremlino di partecipare direttamente alle ostilità, “non più solo concedendo il suo territorio per l’offensiva russa ma inviando direttamente le truppe in Ucraina”. Un impegno che, stando a questa ricostruzione, avrebbe dovuto assolvere entro il 21 marzo, e però non si è verificato.

“Il compito assegnato a Lukashenko – ha sostenuto il consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, Anton Gerashchenkoè un massiccio attacco a Leopoli attraverso la regione di Volinia, nel nord-ovest ucraino, al fine di tagliare tutte le strade che portano all’Ue, su cui transitano le armi fornite all’Ucraina dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e dall’Ue”. Una sorta di avvertimento dunque, quello di Putin verso Lukashenko, che ha attirato l’attenzione della Nato. “È sempre più probabile che la Bielorussia entri nel conflitto”, ha affermato una fonte militare dell’Alleanza. Secondo un altro alto funzionario dell’intelligence Nato, invece, il governo bielorusso “sta preparando l’ambiente per giustificare un’offensiva bielorussa contro l’Ucraina”.

A dispetto dei ripetuti allarmi, secondo gli Usa le forze di Minsk non si starebbero al momento neppure attrezzando per un’eventuale invasione. “Non abbiamo visto nessuna indicazione che i bielorussi si stiano preparando a entrare in Ucraina o che abbiano fatto accordi per questo”, ha riferito nell’ultimo briefing un alto ufficiale del Pentagono. Secondo Kiev, il presidente Lukashenko sarebbe a conoscenza di questi presunti piani per spodestarlo, e quindi in grado di avviare tempestivamente un’operazione di “pulizia del suo entourage dagli agenti di Putin”.

Intorno al coinvolgimento di Minsk si gioca in ogni caso una delle partite chiave per l’esito della guerra. Una tensione interna emersa anche da un’operazione degli 007 locali di smantellamento di una presunta rete spionistica ucraina, che avrebbe operato nel Paese “sotto copertura diplomatica”. D’altro canto, dalla Bielorussia continuano a passare molte forniture strategiche per l’offensiva di Mosca. Stando ad alcune immagini satellitari, diffuse dai media americani, la Russia ha schierato ulteriori forze di terra nel sud del Paese, a soli 30 chilometri dal confine con l’Ucraina: un convoglio militare si trova accampato in un villaggio, aspetta il via per un eventuale attacco in direzione della città di Chernihiv, punto strategico perché situata a nord di Kiev.

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