Ucraina, Letta: “tutti si chiedono se Putin sia sano di mente, da solo sta scatenando una guerra ma tutti insieme potremo fermarlo”

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Le parole del segretario del PD Enrico Letta su Putin e sul conflitto in Ucraina: “la decisione più difficile è stata quella di inviare le armi a Kiev”

“Abbiamo dimostrato la differenza fra i Parlamenti e l’autocrazia. La differenza fra un Parlamento di tanti, e l’autocrazia di uno, a capotavola, il più lontano possibile dagli altri. Il capotavola da solo sta scatenando una guerra. Tutti si chiedono se” Putin “sia sano di mente. In democrazia, tutti insieme, saremmo in grado di bloccarlo. Nell’autocrazia no”. Lo ha detto il segretario del PD, Enrico Letta, nelle dichiarazioni di voto in aula alla Camera. “Oggi al Parlamento Ue c’è stata una frase che resterà nella storia e l’ha pronunciata Zelensky: ‘vi abbiamo dimostrato cosa è il desiderio di esser come voi’, ha detto. Quale merito abbiamo ad essere nati qui? Abbiamo avuto la fortuna, il privilegio di nascere qui e oggi sta a noi meritarlo. Non vogliamo un’altra Sarajevo, non saremo i caschi blu di Srebrenica che si voltarono dall’altra parte. Noi vogliamo una Helsinky 2”.

“La decisione più difficile è stata quella di inviare le armi a Kiev. Il sostegno con materiale militare – ringrazio Guerini e tutti i militari – sappiamo che è il passaggio più difficile, ma sappiamo anche che nell’articolo 11 della Costituzione ci sono ragioni che motivano l’intervento di oggi e ci sono nella decisione che la commissione Ue ha preso domenica e il Parlamento Ue oggi. Ragioni che si basano anche sull’art.51 delle Nazione Unite. Siamo perfettamente in linea con la Costituzione italiana e europea e siamo in linea con i valori più profondi di questo secolo”.

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