“Una battaglia di dignità, frutto della costante attenzione del Gruppo Democratici e Progressisti Metropolitani ai temi del lavoro, del precariato e della tutela delle fasce più deboli della cittadinanza”. E’ così che è stata definita dal Gruppo Democratici e Progressisti Metropolitani di Reggio Calabria, composto dai consiglieri comunali Mario Cardia, Filippo Burrone, Marcantonino Malara e Giuseppe Nocera, che ha sostenuto la necessità di procedere all’aumento delle ore di lavoro dei precari stabilizzati delle leggi 31/2016 e 15/2008. Nella giornata odierna, il Consiglio Comunale, su proposta del Presidente della Commissione Bilancio e Capogruppo dei Democratici e Progressisti Mario Cardia, ha approvato la mozione che mira ad un aumento delle ore di lavoro dei precari stabilizzati. La mozione è stata sostenuta in aula da tutte le forze politiche e votata favorevolmente anche dai consiglieri di minoranza presenti. Astenuta solo Filomena Iatì.
Ha espresso soddisfazione per l’importante risultato il Presidente della Commissione Bilancio, Mario Cardia: “insieme ai colleghi del Gruppo Democratici e Progressisti Metropolitani abbiamo inteso immediatamente intraprendere una decisa azione politica volta a trovare una soluzione che consenta di individuare una soluzione immediata per aumentare le ore di lavoro di queste madri e padri di famiglia, precari stabilizzati delle leggi 31/2016 e 15/2008. Ringrazio i gruppi consiliari di maggioranza che hanno sostenuto la mozione ed anche i consiglieri comunali di minoranza che, votandola favorevolmente, hanno manifestato attenzione e sensibilità ai temi del lavoro e della tutela dei dipendenti. Oggi è iniziata una battaglia di dignità per questi lavoratori, che continueremo a sostenere senza indugio e sulla quale gli uffici comunali dovranno lavorare insieme a noi per giungere ad un’attuazione immediata degli indirizzi politici scaturiti oggi dalla massima Assise Consiliare. È necessario infatti che all’impegno politico che ha reso possibile l’avvio della stabilizzazione consegua un altrettanto importante impegno dei vertici burocratici dell’Ente, chiamati a garantire piena dignità a questi lavoratori che da decenni attendono con ansia questo momento, anche avviando in tal senso un’interlocuzione con la Regione Calabria”.
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