Per contenere i costi la scelta di accorpare referendum e amministrative è stata inevitabile
Per contenere i costi il Governo Draghi ha deciso di accorpare il referendum sulla giustizia e le elezioni amministrative: il 12 giugno prossimo si svolgerà election day. Nei comuni con più di 15 mila abitanti il secondo turno sarà due settimane dopo, il 26 giugno.
I quesiti ammessi
I quesiti ammessi dalla Corte costituzionale a febbraio e che saranno oggetto del referendum sono cinque: la riforma del Csm, l’abolizione della legge Severino, i limiti agli abusi della custodia cautelare, la separazione delle funzioni dei magistrati e la loro equa valutazione. I promotori possono esultare per l’accorpamento con le amministrative e la possibilità concreta di sperare il 50% dei votanti.
Convenienza economica
Dietro l’election day c’è anche una convenienza economica: per le casse dello Stato accorpare politiche e amministrative significa risparmiare almeno 200 milioni di euro.