Reggina, pensieri amaranto: la vittoria contro il Pordenone e oltre

StrettoWeb

Il prima, il durante e il dopo la terza vittoria consecutiva della Reggina contro il Pordenone

Prima di addentrarci per parlare della partita con il Pordenone, riteniamo importante soffermarci su delle situazioni che, per motivi diversi, le riteniamo abbastanza delicate. Le condizioni di salute del Presidente che, benché la società abbia comunicato notizie piuttosto frammentarie, ci auguriamo che siano migliorate in modo che egli possa riprendersi in breve tempo per se stesso e per accorrere al “capezzale” della nostra Reggina che speriamo finisca la “convalescenza” e ritorni pimpante come le prima partite del campionato. L’altra circostanza è la “scivolata sulla buccia di banana”, di un componente della tv ufficiale della società che ha pubblicato un post, successivamente rimosso, sui canali Social della Reggina. Si fa riferimento ad un proverbio cinese che dice: “quando torni a casa la sera, dai uno schiaffo a tua moglie; tu non sai perché glielo dai, ma lei si…” Tante le interpretazioni e tante le reazioni che hanno definito il post “fuori luogo, disgustoso ed assolutamente inappropriato”. La Società, accortasi dell’accaduto ha tolto il post, prendendo le distanze dall’autore e porgendo le scuse ai lettori. Queste “cadute di stile”, purtroppo, sono da evitare soprattutto quando si tratta di un soggetto, come la società Reggina, seguita da migliaia e migliaia di persone, non solo in loco ma, in questo caso, per la Sua Storia che può arrivare “in capo al mondo”.

Ci piace il metodo che sta usando Mister Stellone che ha dichiarato di voler cambiare per ogni partita 5/6 elementi per verificare le condizioni e le qualità di ciascun calciatore per consentire un certo turnover, considerato che si gioca ogni tre giorni e, nello stesso tempo, per tenere tutti “sulla corda”. Gli è andata bene con la Spal e, come vedremo sotto, gli andrà bene anche con il Pordenone. Purtroppo le brutte notizie non arrivano mai da sole; così che, mentre il campo ci sorrideva, la gestione finanziaria del club destava molte preoccupazioni perché si paventava l’impossibilità di pagare gli stipendi dei tesserati in scadenza e gli adempimenti fiscali relativi alle scorse annualità, sospese e poi rinviate dagli interventi statali per le difficoltà procurate dal Covid. Questo ” fulmine a ciel sereno”, anche se qualcuno da tempo “strombazzava” giornalmente tale situazione, è diventato un incubo per la tifoseria che già era in allarme per una possibile penalizzazione. Tale operazione sarebbe dovuta avvenire entro il 16 Febbraio 2022, termine ultimo per il pagamento di un importo pari ad oltre 4 milioni di euro per saldare gli stipendi dei calciatori, staff tecnico, ritenute IRPEF da marzo ad ottobre 2021 ed i contributi INPS delle mensilità da giugno ad ottobre 2021, già posticipate per l’emergenza sanitaria. Ci risulta che si è provveduto al pagamento degli stipendi dei tesserati. Purtroppo per gli altri adempimenti non rispettati si rischia una sanzione che potrebbe apportare la penalizzazione di almeno 2 punti in classifica da scontarsi nella stagione sportiva 2021/2022, oltre al deferimento della Società e del suo Presidente. La società, considerando le gravi condizioni di salute del Presidente, tramite il Direttore Generale si è subito attivata per chiedere, una tantum, una proroga dei termini di scadenza. Riteniamo che la perentorietà delle norme non permette eccezioni per cui la Società, che sapeva del pagamento da parecchi mesi non doveva trovarsi impreparata e, pertanto, si doveva cercare di evitare questo situazione che non fa onore alla società ed al suo massimo rappresentante. Ci auguriamo che il motivo di salute del Presidente sia dimostrabile, altrimenti il problema diventa più serio perché fa recepire che la Società ha serie difficoltà economiche, che, chiaramente, aprono a scenari complicati futuri; considerato, altresì, anche gli impegni a cui bisogna far fronte fino alla fine del campionato. Comunque ben venga la fiduciosa attesa del Direttore Generale che ritiene che il mancato pagamento è dovuto a una questione di impossibilità oggettiva ad operare da parte del Presidente, amministratore unico della Reggina, il quale è il solo che può decidere qualunque tipo di pagamento. Il D.G., fiducioso di avere una proroga per provvedere al pagamento appena il Presidente si sarà ripreso, dichiara che le Istituzioni hanno avuto grande attenzione al problema della Società, tanto da essere molto ottimista per evitare sia il deferimento che la penalizzazione. Nondimeno, sentito un avvocato di primaria esperienza sportiva internazionale, la Società dopo il deferimento, può intentare una causa che, a suo giudizio, è molto difficile possa portare un risultato positivo per la Reggina. Ma, nella vita, mai dire mai, soprattutto in Italia. E’ da evidenziare, in questo contesto, che sembrerebbe che la Reggina sia l’unica società di serie A e B a non aver pagato gli oneri INPS e IRPEF entro il 16 Febbraio 2022.La cosa che ci dà serenità è la dichiarazione del D.G.: “non è un problema economico ma giuridico. Il Presidente ha provveduto al pagamento in anticipo degli stipendi. Avrebbe provveduto al pagamento del resto entro i termini definiti una volta ristabilitosi. Purtroppo siamo di fronte ad una causa oggettiva di forza maggiore che è palese, il codice civile ci tutela a livello civilistico, stiamo trasferendo le normative all’interno del diritto sportivo”. Mah! Speriamo di sbagliarci, vediamo il percorso lungo, arduo ed irto. Nel contempo la squadra si allena intensamente agli ordini di Stellone per fronteggiare al meglio il Pordenone, vincere la terza partita di seguito e raggiungere un posto in classifica che può far respirare e dare fiducia ai calciatori e all’ambiente.

Passiamo, quindi, alla partita sul campo e sugli spalti. Arriviamo allo stadio alle 13,59 perché ci siamo “persi” nel traffico dell’uscita delle scuole. Rispettiamo la fila per entrare, come è giusto, salendo sugli spalti per andare al posto assegnatoci, ci ha colpito l’impianto semi vuoto. Secondo noi, abbiamo valutato la presenza di pubblico per circa 1000 spettatori in Curva; 500 in gradinata; 100 in curva nord; 2000 circa in tribuna dove si accomodano gli abbonati, i tifosi paganti (pochi?), gli ospiti degli sponsor e quelli della Reggina (numerosi?). In Curva Sud esposto un mega striscione con la scritta: “RISPETTO PER LA MAGLIA”. In campo la Reggina con il turnover a cui ci sta abituando Stellone, che come di abitudine, sta spesso fuori dell’area tecnica. Il Quarto Uomo chiude, ogni tanto, un occhio. La Curva Sud parte con il solito veemente incitamento per la squadra, accompagnato dagli applausi della tribuna.

Al 14^Giraudo, lanciato da Menez, palla a Folorusho che crossa per Montalto che di testa lambisce il palo. Al 16^ il Pordenone si rende pericoloso con un giocatore che da ottima posizione in area, tenta un pallonetto che finisce alto. Sugli spalti alcuni tifosi si pongono il problema del pagamento dei contributi e si domandano perché non c’è un dirigente che può provvedere in sostituzione del Presidente. Si chiedono se c’è un obbligo nel regolamento che preveda un sostituto. Al 23′ si spegne il mega schermo. Nei primi 30 minuti abbiamo visto una Reggina poco brillante, un po’ frenata nella costruzione del gioco con una manovra lenta è imprecisa. Il Pordenone tiene botta! Intanto la Curva Sud si sgola: “noi vogliamo vincere, vincere… Anche noi in tribuna vogliamo vincere. Purtroppo la squadra non recepisce. Intanto lo speaker, periodicamente, invita gli spettatori ad usare la mascherina FFP2 ed a non fare assembramenti. In pochi rispettano questa regola. A tal proposito, quando siamo entrati allo Stadio lo steward ci ha invitato a sostituire la mascherina comune con quella FFP2, che avevamo in tasca, adducendo il motivo che qualcuno stava controllando attraverso le telecamere. Abbiamo subito ubbidito, chiedendo scusa. Ci domandiamo cosa sarebbe successo nel caso che fossimo sprovvisti, come si sarebbe comportato, giustamente, il zelante steward. Siamo convinti che ci avrebbe vietato di entrare. Ci è andata bene. Entriamo allo Stadio e, con nostra somma meraviglia, vediamo che la maggior parte dei presenti è senza alcuna mascherina. Di steward nemmeno l’ombra! Ogni parola è inutile per commentare quanto ci è successo. Sarebbe opportuno che qualcuno mettesse d’accordo gli operatori nello stadio. Si riaccende il maxischermo.

Durante il primo tempo abbiamo visto un Montalto troppo contestatore. Sarebbe meglio che pensasse a giocare per come sa. Un Menez evanescente. Una Reggina che è calata di ritmo rispetto all’inizio della partita. Insomma abbiamo assistito ad un primo tempo scialbo. Come sempre una grande assente nello stadio: l’acqua nei bagni. E’ possibile che nessuno se ne accorga? Chiaramente in queste condizioni non c’è né carta igienica né tovaglioli di carta: tanto non servono! Al 52^ la tribuna grida al Mister: “cambia Stellone”! Al 53^Butic inciampa su se stesso ad un metro della porta. Sarebbe stato impossibile sbagliare! Al 58^ Perisan sventa un autogol di Perri che per anticipare Kupisz rischia l’autorete. Intanto la Curva Sud espone uno striscione: “la tua guarigione è la vittoria più bella Angelo ti aspettiamo in curva” A chi si riferisce? Abbiamo molto apprezzato l’atteggiamento dei tifosi che dopo il fatidico 16 febbraio, durante la partita, non ci sia stata nessuna contestazione riferita agli ipotetici 2 punti dì penalizzazione. Così come ci è piaciuto il coro a Gallo: “Presidente lotta da leone”.

Finalmente, al minuto 67^arriva il “lampo” che sblocca la partita. Montalto trova il corridoio giusto per servire Menez. Il francese, con una doppia finta siede il portiere ed il difensore ed infila la palla in porta. Una giocata da Campione! Esplode il Granillo, la Reggina riprende coraggio. La Curva Sud continua come dal 1^ minuto a sostenere la squadra. Non molla mai! Che tempra! Al 78^ la Reggina, dopo il gol,c incischia e va in difficoltà, mentre il Pordenone non demorde e costringe gli amaranto a giocare nella loro metà campo. Intanto si susseguono le sostituzioni nelle due squadre. Montalto esce per crampi. Minuto 85: fallo su Bellomo al limite dell’area. Di Chiara fa gol con una magistrale punizione che si infila all’incrocio dei pali. Reggina-Pordenone 2-0.Per il Pordenone si fa dura e, nonostante i quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro, vede allontanarsi sempre di più i playout, benché abbia dimostrato che ancora può lottare per tentare un aggancio. Per la Reggina 9 punti in tre partite che danno tranquillità e permettono di guardare il futuro con una certa serenità. Alla fine baci e abbracci per tutti, i giocatori ringraziano la Curva che risponde con una sciarpata, mentre dagli altri settori arrivano applausi “a scena aperta”. I tifosi escono “felici e contenti” Mentre alcuni calciatori calpestato il Granillo per il defaticamento.

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