Trasporti dello Stretto, Caronte & Tourist presenta il nuovo piano fidelity: “ma cosa aspettano i Comuni di Reggio Calabria e Messina?”

StrettoWeb

Un nostro lettore avanza una considerazione: “perché i comuni di Reggio e Messina, agganciandosi a questo progetto, non aggiungono anche una loro iniziativa a favore dei residenti?”

“Ma cosa aspettano i Comuni di Reggio Calabria e Messina?”. E’ questa la domanda che si pone il lettore di StrettoWeb Domenico Genovese, che cerca di porre una riflessione in vista della conferenza stampa che la compagnia Caronte & Tourist ha organizzato per domani, giovedì 20 gennaio 2022, in cui sarà illustrato il nuovo piano fidelity per i pendolari che viaggiano costantemente tra Calabria e Sicilia. “Si parla di una possibile riduzione di circa il dieci per cento sulle tariffe ordinarie di traghettamento sullo Stretto. Da circa quaranta euro – per un biglietto andata e ritorno – si passerebbe a circa 36 euro. Se così fosse, nei fatti, cosa cambierebbe? Chiedo: perché i comuni di Reggio e Messina, agganciandosi a questo progetto, non aggiungono anche una loro iniziativa a favore dei residenti?”, si chiede ancora l’affezionato lettore.

Il tema del prezzo dei biglietti per viaggiare con i traghetti tra Messina e la Calabria ha spesso attirato le considerazioni dei cittadini e, frattanto che si risolva la questione sulla fattibilità del Ponte sullo Stretto, è normale che parlare dei costi di attraversamento dello Stretto rimanga un argomento molto discusso. L’esistenza di un collegamento stabile tra le sponde delle due Regioni più a Sud dell’Italia risolverebbe qualsiasi problema e ogni tipo di polemica, ma sembra che le istituzioni locali e soprattutto nazionali non abbiano mai avuto realmente concentrarsi sul tema della realizzazione.

“Servirebbe dai due Comuni una proposta che contribuisse ulteriormente ad abbassare il prezzo del biglietto, integrandolo con i fondi in arrivo. Se si portasse la tariffa ad un prezzo ragionevole, ad esempio venti euro: se non sempre, per ora, almeno a fine settimana, entrambe le Città Metropolitane ne trarrebbero vantaggio. I Messinesi si riverserebbero su Reggio, sul suo Lungomare, sulla sua montagna, sui suoi litorali, con vantaggioso ed indubbio ritorno economico per il turismo locale. Lo stesso farebbero i reggini rispetto alla provincia di Messina ed alla sue bellezze. Taormina in testa”. Sarebbe un virtuoso esempio di conurbazione reale. Servirebbe oltretutto a promuovere un’ ulteriore integrazione fra due popoli da sempre vicini per usi, costumi, tradizioni, storia, cultura. E prospettive per il futuro”, conclude il lettore nella sua ottima considerazione. La sua idea sarebbe una sponda per quella che si definisce, al momento solo dal punto di vista geografico, area Metropolitana dello Stretto e permetterebbe alle due Città Metropolitane di trovare quella sinergia economica necessaria per svilupparsi, crescere, evolversi al pari delle altre realtà italiane ed europee.

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