Super Green Pass per i trasporti dal 10 gennaio, i dubbi dei Sindaci: “isolano ha meno diritti di chi vive su terraferma, chiediamo deroga”

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“Non si possono negare i diritti di chi deve prendere un mezzo pubblico, quindi un traghetto, per fare una visita medica in ospedale o per andare a scuola”: è quanto afferma il Sindaco dell’Isola del Giglio Sergio Ortelli, nel ruolo di vicepresidente dell’associazione nazionale isole minori

Dal 10 gennaio 2022 e fino alla cessazione dello stato di emergenza (al momento 31 marzo 2022) il Governo italiano ha esteso l’uso del Green Pass rafforzato per svolgere diverse attività. Tra queste la Certificazione verde, ottenuta esclusivamente da vaccino o guarigione, sarà necessaria per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso quello pubblico locale o regionale. Un grosso problema per coloro che hanno scelto di non aderire alla campagna vaccinale e vivono nelle isole, soprattutto quelle minori, all’interno delle quali saranno costretti a rimanere perché sarà impedito loro di utilizzare aerei o navi.

“Non voglio entrare nel merito delle motivazioni che portano le persone a non vaccinarsi, che possono essere per principio o per paura. Di questo si può anche discutere ma, come sindaco di una comunità, devo garantire i diritti anche di coloro che non si vaccinano. Per cui o si introduce l’obbligo di vaccinazione, e fine della storia. Oppure non è pensabile che un cittadino della terraferma abbia più diritti di un cittadino di un’isola. Di fatto chi vive sulla terra ferma ha una alternativa all’uso del mezzo pubblico, che si chiama mezzo privato. Un cittadino dell’Isola del Giglio ha come unica alternativa quella di farsi a nuoto 13 miglia in mare”. Lo afferma in un’intervista a LaPresse Sergio Ortelli, sindaco dell’Isola del Giglio (in provincia di Grosseto) e vicepresidente dell’associazione nazionale isole minori, commentando il Dl 229 del 30 dicembre che impone il Green Pass rafforzato per poter usufruire dei mezzi pubblici e quindi anche dei traghetti a partire dal 10 gennaio. Il riferimento ovviamente si estende ad esempio alle Isole Eolie, le Egadi, le Pelagie, Ustica e Pantelleria.

Non si possono negare i diritti di chi deve prendere un mezzo pubblico, quindi un traghetto, per fare una visita medica in ospedale o per andare a scuola. L’obbligo di avere green pass rafforzato per salire su un traghetto penalizza chi vive su un’isola, rispetto a chi vive sulla terraferma. Sulla terraferma ci sono i mezzi privati come alternativa al mezzo pubblico, sull’isola non abbiamo alternative al traghetto”. Prosegue Ortelli, commentando il Dl 229 del 30 dicembre che impone il Green Pass rafforzato per poter salire su un mezzo pubblico e su un traghetto. “Ci stiamo già muovendo come associazione nazionale isole minori per chiedere una deroga al decreto legge che impone l’uso del green pass rafforzato per salire su un mezzo pubblico. Una deroga che valga almeno per chi deve recarsi sulla terraferma per fare una visita in ospedale o per andare a scuola. In molti casi parliamo di persone molto anziane o di bambini: non è pensabile togliere loro dei diritti”.

“Abbiamo già aperto un dialogo con Governo e Ministero – aggiunge Ortelli – perché si conceda una deroga alle isole minori per chi ha oggettive necessità a spostarsi. Come sindaci di una comunità – conclude Ortelli – siamo costretti e obbligati a garantire assistenza sanitaria anche a chi non si vaccina. E questo vale anche per i servizi scolastici. Come garantirlo, non lo so: l’unica strada è che il governo conceda una deroga per chi, isolano, non ha alternative al mezzo pubblico. Se non si mette l’obbligo vaccinale dobbiamo garantire i diritti a tutti, e per l’isola dal prossimo 10 gennaio non sarà così”.

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