Caso Djokovic, appello respinto e visto revocato: sarà espulso dall’Australia! Al suo posto negli Australian Open il siciliano Caruso

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Confermata la revoca del visto di Novak Djokovic: il tennista, sprovvisto di vaccino, non può restare in Australia e non giocherà gli Australian Open. Al suo posto Salvatore Caruso

Si conclude la telenovela Novak Djokovic. Undici giorni di passione dal suo arrivo a Melbourne con tanto di interrogatorio all’aeroporto, passando per la detenzione in hotel fino ai ribaltoni in tribunale e alla decisione del ministro. L’ultimo atto è arrivato quest’oggi: la Corte australiana ha optato per il respingimento dell’appello dei legali del serbo. Il visto di Djokovic è revocato, sarà espulso dall’Australia e non giocherà gli Australian Open. I legali non impugneranno la sentenza. Il posto di Djokovic nel tabellone dello Slam australiano sarà occupato dal siciliano Salvatore Caruso come lucky loser.

La delusione di Djokovic

Il quotidiano The Age ha pubblicato una dichiarazione di Novak Djokovic nella quale il tennista esprime il suo stato d’animo: “sono estremamente deluso dalla sentenza della Corte che ha respinto la mia richiesta, il che significa che non posso rimanere in Australia e partecipare agli Australian Open. Rispetto la sentenza della Corte e collaborerò con le autorità competenti in relazione alla mia partenza dal Paese. Mi dispiace che l’attenzione delle ultime settimane sia stata su di me e spero che ora possiamo concentrarci tutti sul gioco e sul torneo che amo. Vorrei augurare ai giocatori, ai funzionari del torneo, allo staff, ai volontari e ai fan tutto il meglio per questa edizione. Infine, vorrei ringraziare la mia famiglia, i miei amici, la mia squadra, i tifosi, i tifosi e i miei compagni serbi per il vostro continuo supporto. Siete stati tutti una grande fonte di forza per me“.

Il ministro per l’Immigrazione Hawke: “decisione presa nell’interesse pubblico”

Il ministro dell’Immigrazione Alex Hawke: “la decisione unanime della Corte federale conferma la mia decisione di esercitare il mio potere ai sensi del Migration Act per annullare il visto di Novak Djokovic nell’interesse pubblico. Le forti politiche di protezione delle frontiere australiane ci hanno tenuti al sicuro durante la pandemia. Gli australiani hanno fatto grandi sacrifici per arrivare a questo punto e il governo Morrison è fermamente impegnato a proteggere questa posizione, come si aspetta il popolo australiano“.

Il primo ministro Morrison: “motivi di salute, sicurezza e buon ordine alla base della decisione”

Questa decisione di annullamento è stata presa per motivi di salute, sicurezza e buon ordine, in quanto ciò era nell’interesse pubblico. Accolgo con favore la decisione di mantenere forti i nostri confini e proteggere gli australiani“. Sono le parole del primo ministro australiano Scott Morrison in merito alla sentenza sul caso Djokovic. “Come ho detto venerdì, gli australiani hanno fatto molti sacrifici durante questa pandemia e giustamente si aspettano che il risultato di quei sacrifici venga protetto. I confini forti sono fondamentali per lo stile di vita australiano, così come lo stato di diritto. Il nostro governo lo ha sempre capito ed è stato preparato a prendere le decisioni e le azioni necessarie per proteggere l’integrità dei nostri confini“, ha concluso.

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