“I nuovi assetti organizzativi, voluti dalla nomenclatura metropolitana, ed affidati “a due burocrati” sono da ritenersi scandalosi, nel merito e nel metodo. Stigmatizzati da dipendenti e dirigenti – con settori importanti totalmente cancellati (Patrimonio e locazioni), altri spaccati in due pur essendo settori affini (Pubbica Istruzione e formazione professionale), forse per fare spazio a qualcuno?“. E’ quanto scrive in una nota il Coordinamento dei dipendenti degli uffici della Città di Metropolitana. “Ed ancora – prosegue la nota– si è registrata la creazione di un maxisettore ad hoc (settore 2 – Risorse umane e personale) con circa 60 dipendenti, quasi un quarto di tutto il personale, al quale è stata abbinata addirittura la Casa della Cultura: veramente scandaloso! Tutto ciò avviene senza critica alcuna da parte degli addetti ai lavori e della minoranza politica. Una gestione della cosa pubblica che appare spregiudicata, magari finalizzata al clientelismo per pochi, contro l’interesse generale e la qualità dei servizi all’utenza. Ciò d’altronde è avvenuto allorquando in pieno lockdown venivano assegnate le posizioni economiche differenziate con il personale a casa in Smart working. Viceversa, non si ha alcuna notizia della produttività anno 2020, attesa dal personale e relativamente alla quale non si comprendono le ragioni del mancato pagamento. Non è stata registrata alcuna critica con l’anno nuovo riguardo la situazione sopra-esposta, ciò ci ha portato a voler manifestare pubblicamente il totale disappunto, auspicando che possa essere di stimolo per una tempestiva revisione della macrostruttura e l’immediato pagamento di quanto dovuto a titolo di produttività anno 2020″, conclude la nota.
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