Reggio Calabria, incendiato il portone del Comune di Platì. Libera: “solidarietà al sindaco e all’intera amministrazione comunale”

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Reggio Calabria, incendiato il portone del Comune di Platì. Libera: “l’edifico comunale è un luogo sacro, non solo perché è la casa di tutti i cittadini liberi e responsabili, ma è soprattutto lo spazio in cui si esercita il servizio alla Città”

Un grave atto intimidatorio si è verificato a Platì dove è stato incendiato il portone del Municipio. In una nota Libera Calabria scrive: “esprimiamo la nostra personale solidarietà, assieme a tutta la rete regionale di Libera, nei confronti del Sindaco Rosario Sergi e dell’intera Amministrazione comunale di Platì, per il grave atto intimidatorio perpetrato nel portone di ingresso del Municipio. L’edifico comunale è un luogo “sacro”, non solo perché è la casa di tutti i cittadini liberi e responsabili, ma è soprattutto lo spazio in cui si esercita il servizio alla Città, si manifesta la democrazia espressione della volontà popolare che attraverso i suoi rappresentati la incarna la esprime e la esercita. Un gesto vile, dunque, che intende soffocare la libertà e il riscatto attraverso le fiamme della prepotenza, del sopruso, della violenza. Riteniamo che non sia un caso che ciò sia accaduto proprio all’indomani dell’incontro tra i sindaci di Africo, Platì e San Luca, il governatore Roberto Occhiuto unitamente al coreferente regionale di Libera don Ennio Stamile. Evidentemente, qualcuno ritiene di dover porre un freno all’ormai inarrestabile voglia di riscatto del territorio, attraverso la formazione scolastica, il lavoro, la cittadinanza attiva e responsabile, la valorizzazione del bello. A coloro che come “topi di fogna”, preferiscono venire allo scoperto di notte per rodere la parte buona e bella della città di Platì, diciamo: non ci fermeremo dinanzi a nessuna forma di violenza. Anzi! Continueremo sulla strada intrapresa consapevoli che è l’unica forma di riscatto di ciò che abbiamo definito senza mezzi termini il Sud del Sud della Calabria”, conclude la nota.

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