Il Piemonte come la Lombardia, cambia il conteggio dei ricoveri Covid: “da noi il 34% dei positivi ha altre patologie”

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Il Piemonte segue la Lombardia per ciò che concerne il conteggio dei ricoveri negli ospedali

Il Piemonte segue la Lombardia: cambia il conteggio dei ricoveri, chi per Covid e chi con Covid. Le Regioni lo avevano chiesto la settimana scorsa, ora insistono e cominciano a seguire una strada che ben presto dovrebbe essere nazionale. L’Unità di Crisi Regionale del Piemonte ha infatti diramato una circolare: “Si definisce affetto da malattia COVID solo il soggetto che positivo al test antigenico o molecolare presenti sintomatologia e diagnostica compatibile con la malattia COVID”, si legge.

E poi cita lo studio Fiaso, che “evidenzia che ben il 34% dei pazienti ricoverati positivi al virus SARSCoV-2 non è malato di COVID. Applicando tale percentuale – è letto nella circolare – ai dati odierni della Regione Piemonte i pazienti con malattia COVID sarebbero 1262 rispetto ai 1911 che attualmente segnaliamo al Ministero. Questa più accurata definizione porterebbe la percentuale di occupazione dei posti letto di area medica dall’attuale 32,8% al 21,6%; sottolineiamo che i 649 pazienti (34% dei 1911) sarebbero comunque ricoverati per la loro patologia non a carattere infettivo”. E dunque la richiesta: “I ricoverati per altra patologia che si positivizzino al COVID, ma senza sintomi di malattia COVID, attualmente devono essere isolati secondo le vigenti norme, ma non dovrebbero essere conteggiati come malati COVID. Si chiede di aderire a quanto esposto”.

“La Regione Piemonte naturalmente – spiegano il presidente Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi – continuerà a trasmettere i dati sulla occupazione ospedaliera in base alle norme ministeriali vigenti, tuttavia l’Unità di crisi ha chiesto alle aziende sanitarie del territorio una ricognizione settimanale” per distinguere chi è in ospedale “per Covid” e chi “con Covid”.

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