Green Pass, il magistrato reggino Giorgianni torna a Messina a bordo di una barca di pescatori: “nessuno mi può mettere il bavaglio e può limitare la mia libertà”

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Green Pass, il magistrato reggino Giorgianni torna a Messina a bordo di una barca di pescatori: “siamo ridotti peggio degli extracomunitari”

E’ stato sospeso mesi fa dalle funzioni e dallo stipendio il giudice reggino Angelo Giorgianni, consigliere alla Corte d’appello di Messina, che il 9 ottobre scorso aveva parlato a Roma dal palco dei no green pass a piazza del Popolo. Anche ieri, il giudice sospeso, ha partecipato ad un evento nella Capitale ma il ritorno in Sicilia non è stato per così dire semplice. Infatti, Giorgianni ha attraversato lo Stretto con un mezzo di fortuna: una piccola barca di pescatori che, in sostanza, ha dato un “passaggio” al noto giudice. Sbarcato a Torre Faro ha detto: “siamo ridotti peggio degli extracomunitari ormai”. “I siciliani sono sequestrati –sottolinea- è gravissimo non avere la continuità territoriale. Dispiaciuto per il comportamento del sindaco De Luca -rimarca- pensavo volesse fare una vera e propria protesta ma in realtà vuole solo una moratoria per poi reintrodurre il limite. Nessuno mi può mettere il bavaglio e può limitare la mia libertà. La politica è assente dai cittadini, basta lucrare consensi sulla pelle dei cittadini”, conclude.

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