Green Pass al tabacchino, il Governo ci ripensa: “controlli non devono essere effettuati all’ingresso”, la Faq

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Dietrofront del Governo sui controlli del Green Pass all’interno dei tabacchini dal 1° febbraio, ma le associazioni continuano ancora ad avere dubbi: “in caso di presenza di cliente ancora non verificato, in quanto non nel range del campionamento, l’eventuale sanzione a chi la applicano?”

Dopo la presa di posizione da parte dei tabaccai, il Governo è stato costretto al passo indietro e con una Faq ha chiarito le modalità con cui dovranno essere svolti i controlli del Green Pass verso i clienti. In particolare, si stabilisce che “i titolari delle attività commerciali che non vendono beni di prima necessità, e quindi non solo i tabaccai, non devono effettuare necessariamente i controlli sul possesso del green pass base all’ingresso, ma possono svolgerli a campione successivamente all’ingresso della clientela nei locali”. Significa quindi che dal primo febbraio, quando scatteranno le ulteriori restrizioni anti-Covid per i non vaccinati, i tabaccai e gli altri commercianti non avranno più l’obbligo di controllo.

“La FAQ di fatto ‘azzera’ quanto disposto dal Dpcm?”, è quanto si chiede con una nota la Federazione Italiana Tabaccai. “Le autorità predisposte alla verifica dell’esatta esecuzione da parte dei gestori inseriti nell’allegato a), in caso di presenza di cliente ancora non verificato, in quanto non nel range del campionamento, l’eventuale sanzione a chi la applicano? Le stesse autorità sono state informate del nuovo comportamento da tenersi a cura del gestore dell’attività scaturente dalla FAQ? La UIT è sicura di una pronta risposta al riguardo e si augura che ‘incidenti’ del genere non avvengano più a complicare la già difficile vita nelle tabaccherie”, conclude la Federazione Italiana Tabaccai.

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