Covid, Remuzzi: “antinfiammatori ai primi sintomi riducono ricoveri al 90%”

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Covid, Remuzzi sulle cure domiciliari precoci: “l’impiego di antinfiammatori non steroidei utilizzati ai primi sintomi della malattia riduce del 90% l’evoluzione verso le forme gravi e l’ospedalizzazione”. E poi spiega perché il paracetamolo sarebbe da evitare

Oltre ai vaccini, le cure domiciliari precoci potrebbero essere la soluzione per ridurre al minimo le ospedalizzazioni a causa del Covid-19. Soprattutto con la variante Omicron, che presenta sintomi più lievi, Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, ai microfoni del Corriere della Sera spiega: “due lavori scientifici che derivano dal nostro gruppo di ricerca dimostrano che l’impiego di antinfiammatori non steroidei utilizzati ai primi sintomi della malattia riduce del 90% l’evoluzione verso le forme gravi e l’ospedalizzazione. Entrambi gli studi hanno dei limiti e manca ancora la prova definitiva”. L’esperto ha poi parlato del paracetamolo“esso consuma il glutatione che è un antiossidante molto potente. Proprio in questi giorni è uscito uno studio che mostra che i pazienti con Covid hanno uno stress ossidativo importante, probabilmente responsabile del danno infiammatorio polmonare, associato a deficit di glutatione e si è visto che questo deficit aumenta con l’età”.

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