Polistena, prestigioso incarico per il dott. Amodeo in seno ai vertici della cardiologia italiana. I medici ed infermieri di Cardiologia: “paradossale il depotenziamento del nostro reparto”

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Polistena, prestigioso incarico per il dott. Amodeo in seno ai vertici della cardiologia italiana. I medici ed infermieri della Cardiologia: “speriamo che presto si realizzino le condizioni per ritornare a lavorare con la necessaria tranquillità”

“Che l’obiettivo di depotenziare il PO di Polistena facesse parte dei progetti del Commissario Straordinario dell’ASP era fin troppo chiaro e ne è conferma la feroce e scomposta reazione nei confronti di Medici, Infermieri, Sindaci, Organizzazioni sindacali, Associazioni e quanti altri hanno denunciato fatti e misfatti”. E’ quanto scrivono in una nota i medici, infermieri ed oss dell’U.O.C. di Cardiologia/UTIC – P.O. di Polistena. “La corale richiesta – prosegue la nota- di intervenire prima che si giunga alla disintegrazione del sistema assistenziale sanitario, nel quale si registrano, giornalmente, disagi e carenze che mettono in pericolo la salute dei malati e degli Operatori Sanitari, oberati da carichi di lavoro estenuanti, è rimasta inascoltata. Il Decisore Pubblico persevera nel suo incomprensibile atteggiamento, trascurando di occuparsi dei veri problemi che si acuiscono giorno per giorno e fanno presagire un futuro tenebroso. Le carenze di organici che si riscontravano in alcuni Reparti, si sono allargate a macchia d’olio, costringendo alla riduzione di posti letto, al fine di garantire una dignitosa assistenza ai pazienti ricoverati. Nell’U.O.C. di Cardiologia/UTIC, con una pianta organica che prevede la presenza di 16 Medici, 42 Infermieri e 18 Oss, rimangono 8 Medici di cui solo 6 effettuano turni di guardia notturna e tre dei quali sono prossimi alla pensione, nella primavera dell’anno che verrà; 18 Infermieri più il Caposala e 4 Oss. Sarebbe il caso di avviare , fin da adesso, le procedure concorsuali per evitare il definitivo ed irreversibile collasso del Reparto dove, a stento e col sacrificio dei pochi rimasti, si cerca di garantire qualificata e dignitosa assistenza. L’assenza del Servizio di Emodinamica e l’impossibilità di garantire una pronta reperibilità per le emergenze in Cardiostimolazione, per la presenza di soli due Medici esperti nel settore, obbliga a trasferimenti urgenti e spesso resi difficili per la carenza di ambulanze attrezzate o per l’indisponibilità di posti letto negli altri Ospedali. Tale situazione deturpa l’immagine della Struttura che, a fatica, ha recuperato il rapporto di fiducia con la gente che spera ancora in una possibile crescita dei LEA. Ogni altra considerazione è superflua, ma va rimarcato che il rischio clinico, derivante da questa situazione, non potrà ricadere sugli Operatori Sanitari che, fin da ora, denunciano i disservizi causati da una cattiva gestione e declinano ogni responsabilità in merito a mancata o inadeguata assistenza. Proprio in merito al rischio clinico, come riconoscimento delle sue documentate esperienze ed all’impegno profuso a difesa dei Medici e per il miglioramento delle cure, il Consiglio Direttivo Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri ( ANMCO ), nella seduta plenaria tenutasi a Palazzo Giustiniani – Senato della Repubblica, il 17-12-2021, ha conferito al nostro Primario, dott. Vincenzo Amodeo, l’incarico di Presidente del Gruppo di Studi – Task Force – Responsabilità Professionale e Sicurezza delle Cure. Nel formulargli sentiti auguri di buon lavoro, speriamo che presto si realizzino le condizioni per ritornare a lavorare con la necessaria tranquillità e con le risorse umane indispensabili per soddisfare i bisogni di salute dei malati cardiopatici ed a garanzia della salute di tutti noi Operatori Sanitari”, conclude la nota.

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