L’ex parlamentare Pittelli e la “lettera amara”. Scrive alla Carfagna: “aiutami” e torna in carcere

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Scrive una lettera alla Carfagna: “aiutami”, ma torna in carcere. L’ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli era ai domiciliari per associazione mafiosa in seguito al processo Rinascita Scott

Era ai domiciliari per associazione mafiosa in seguito al processo Rinascita Scott, Giancarlo Pittelli, ma una lettera inviata a Mara Carfagna gli è valsa un clamoroso autogol e l’uomo è tornato in carcere. Lo ha deciso il Tribunale di Vibo Valentia. L’ex parlamentare di Forza Italia, secondo quanto riferito all’Adnkronos dal suo legale, Guido Contestabile, nel mese di ottobre “ha inviato una lettera al ministro del Sud Mara Carfagna nella quale rappresentava il suo stato di disagio. Lettera che la Carfagna ha restituito alla polizia di Montecitorio, che a sua volta ha fatto la segnalazione alla Squadra mobile di Catanzaro. Da qui la lettera è stata trasmessa alla Procura di Catanzaro che ha chiesto l’aggravamento della misura cautelare. Richiesta immediatamente accolta dal Tribunale di Vibo Valentia”. Pittelli si trova già nel carcere di Catanzaro, conferma il legale, che poi aggiunge: “presenteremo subito ricorso per ottenere la scarcerazione”.

Nella lettera, Pittelli chiedeva al ministro: aiutami in qualunque modo. L’uomo ripercorre le accuse che gli vengono contestate e manifesta la propria innocenza. L’ex parlamentare si sarebbe rivolto alla Carfagna, sua ex collega di partito, dandole del tu e lasciando il numero di telefono della moglie per eventuali comunicazioni. I magistrati, alla luce di quanto accaduto, hanno inviato al Tribunale di Vibo Valentia che giudica il processo Rinascita Scott (Brigida Cavasino presidente, Gilda Romano e Claudia Caputo a latere) una richiesta di aggravamento della misura cautelare. Il collegio ha accolto la richiesta e ha disposto una nuova misura cautelare in carcere per Pittelli, ritenendo che la vicenda dimostri l’insufficienza degli arresti domiciliari. Pittelli torna in carcere per la terza volta: la prima è stata a dicembre 2019 quando fu arrestato nell’ambito dell’operazione Rinascita Scott. Dopo quasi un anno di detenzione a Nuoro il legale è stato destinato ai domiciliari. Il 19 ottobre è stato riarrestato dalla Dda di Reggio Calabria con l’operazione “Mala Pigna” e ha scontato altri 27 giorni di carcere prima che il Riesame lo ridestinasse ai domiciliari. Revocati adesso e trasformati in detenzione in carcere per la lettera a Mara Carfagna.

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