Regno Unito, altro che lockdown: “nessuna restrizione per il Natale”. Il confronto con l’Italia che imbarazza il Governo Draghi [DATI]

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Dal Freedom Day dello scorso 19 luglio nel Regno Unito non esiste alcuna restrizione anti-Covid, non è mai stato introdotto il Green Pass o passaporto vaccinale per svolgere attività e, nonostante un alto numero di contagi (90.629 nuovi casi nelle ultime 24 ore), negli ospedali ci sono meno ricoverati dell’Italia

Il primo ministro britannico Boris Johnson ha confermato che “non saranno messe in atto ulteriori restrizioni anti-Covid in vista delle festività di Natale” poiché fino a questo momento “non ci sono prove sufficienti sulla gravità di Omicron che possano giustificare alcuna misura”. In un video pubblicato sui social e diffuso da Downing Street, il premier ha affermato che “i cittadini possono portare avanti i loro piani natalizi”, ma esorta alla cautela e suggerisce che è sempre meglio fare un test prima di incontrare i parenti anziani. I tamponi nel Regno Unito sono gratuiti, sia per i vaccinati che per i non vaccinati, basta semplicemente fare richiesta tramite il portale ufficiale del Governo e passare a ritirare i pacchi presso la farmacia selezionata.

“Quello che posso dire stasera è che naturalmente non possiamo escludere ulteriori misure dopo il Natale. Terremo costantemente d’occhio i dati: faremo tutto il necessario per tutelare la salute pubblica”, promette Boris Johnson. Il primo ministro fa luce sulla variante Omicron: “continuiamo a monitorare molto da vicino la situazione, se in base ai nuovi studi dovessero arrivare notizie più allarmanti saremo pronti ad agire se necessario. I contagi continuano a crescere con una velocità diversa da qualsiasi cosa abbiamo visto prima. Il consiglio rimane quello di indossare le mascherine al chiuso, quando richiesto, e mantenere il ricambio d’aria spesso”.

Le fonti governative inglesi hanno confermato che un cambiamento prima di Natale è “altamente improbabile”, ma che un “interruttore automatico” di due settimane potrebbe verificarsi prima di Capodanno, probabilmente il 28 dicembre, secondo quanto riportato da The Times e Daily Mail. Le limitazioni potrebbero riguardare gli spostamenti, mentre pub e ristoranti potrebbero anche essere costretti a servire solamente ai tavoli all’esterno, in un momento già molto difficile per il settore in cui molti imprenditori sono alle prese con disdette alle prenotazioni.

Il Regno Unito, dunque, si conferma singolare nel modo di affrontare la pandemia da Covid-19: dal 19 luglio 2021, il cosiddetto Freedom Day, tutto è completamente aperto senza alcuna restrizione, non esiste alcun tipo di Green Pass o passaporto vaccinale per svolgere attività e, nonostante un alto numero di contagi (90.629 nuovi casi nelle ultime 24 ore), negli ospedali ci sono meno ricoverati dell’Italia: nelle terapie intensive britanniche sono attualmente ricoverati 850 pazienti, con una curva che si mostra stabile, mentre in quelle del nostro Paese oggi ne sono oggi occupate 1.012, con numeri in forte aumento visto che ancora il picco delle infezioni non è stato raggiunto; stesso discorso vale per i posti letto nei reparti ordinari, con 6.500 occupati e stabili nel Regno Unito in confronto ai 8.381 occupati e in forte aumento in Italia. Insomma, un paragone indecoroso se si pensa che il governo Draghi sta pensando di introdurre nuove misure restrittive e continua a fare distinzione tra cittadini vaccinati e non vaccinati, limitando ormai da mesi le libertà ritenute inviolabili dalla Costituzione con norme prive di logica e anti scientifiche.

dati covid europa 21 dicembre 2021

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