Risanamento baraccopoli di Messina, rischio “guerra fra poveri”. Gioveni: “quale ordine cronologico verrà dato alle varie zone?”

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Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, pone l’attenzione sull’ordine cronologico da dare alle varie zone una volta che sarà disponibile una considerevole quantità di alloggi da assegnare

Posto che le baraccopoli da risanare sono considerate tutte priorità, quale ordine cronologico verrà dato alle varie zone man mano che sarà disponibile una considerevole quantità di alloggi da assegnare?”. E’ questo il principale interrogativo che si pone il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, che proprio per fare chiarezza su un tema che rischia di creare la classica “guerra fra poveri”, aveva chiesto il 17 settembre scorso la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario alla presenza del Commissario per il Risanamento Cosima Di Stani.

Spiace constatare – afferma Gioveniche da quella mia richiesta sottoscritta da altri 16 consiglieri comunali e che è stata trasmessa al Commissario dallo stesso Presidente Cardile con preghiera di comunicare una data disponibile, sono trascorsi più di due mesi senza aver ottenuto ancora risposta! Comprendo bene gli sforzi che sia il Commissario che il soggetto attuatore individuato in Arisme stanno facendo per poter rispettare i tempi previsti dalla legge speciale – prosegue il consigliere – ma è altrettanto vero che ad oggi alla città (e solo attraverso articoli di stampa) è stato fornito solo un elenco di tutte le zone da risanare (e queste le conosciamo tutti ormai da decenni), ma non è stato redatto, quanto meno ufficialmente, un cronoprogramma degli interventi o un ordine cronologico delle zone che saranno per prima oggetto di intervento radicale.

Personalmente ritengo invece opportuno, se non addirittura necessario per evitare fraintendimenti e facili aspettative – insiste l’esponente di FdI – chiarire in modo netto e ufficiale (e quale migliore occasione, appunto, poterlo fare se non nella sede del Civico Consesso che rappresenta la città) l’ordine esatto delle priorità e soprattutto se si ha anche la volontà, collateralmente ai percorsi già individuati con i progetti della “qualità dell’abitare” e dell’acquisto di alloggi sul libero mercato, di perseguirne altri come quelli del progetto Capacity o del project financing, da me auspicati. Insomma – conclude Gioveninon è possibile, per esempio, che i residenti di zone di cui non si parla mai come via Nunzio Bicchieri, Ritiro zona ex Lavatoio, via Catanoso a villaggio Aldisio, Rione Taormina, Fondo Vadalà a Camaro San Luigi, Via La Rocca a Camaro S. Paolo, Bisconte, Santa Lucia, Bordonaro ecc., non debbano conoscere in quale punto del programma siano collocati. Ne hanno tutto il diritto. Ecco perché ribadisco ancora una volta la necessità di una urgente interlocuzione diretta in Aula col Commissario che spero, a questo punto, avvenga al più presto.

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