Reggio Calabria, messa in ricordo delle vittime della strada. Il presidente dell’Automobile Club Martorano: “una distrazione può far perdere la vita”

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Celebrata la messa in ricordo delle vittime della strada: le parole di sensibilizzazione del Presidente dell’Automobile Club di Reggio Calabria Giuseppe Martorano

Domenica 21 Novembre presso la Chiesa di San Giorgio al Corso è stata celebrata la messa in ricordo delle vittime della strada, si ringrazia per la presenza il Vice Prefetto dott.ssa Caracciolo, i Rappresentanti delle forze dell’ ordine presenti Carabinieri, Guardi di Finanza e Polizia Municipale, l’ assessore del Comune di Reggio Calabria Demetrio Delfino e per il Consiglio Regionale della Calabria il capo di gabinetto dott. Milo Nucera, al termine della celebrazione è stato letto il messaggio di impegno dall’ Ing. Domenica Catalfamo quale rappresentante del Consiglio Generale di ACI.

Salvare migliaia di vite ogni anno, si può: dipende solo da noi. Basta impegnarsi a non guardare il telefono mentre si guida, a non correre, anche se abbiamo fretta, a non guidare se abbiamo bevuto, ad allacciare sempre cinture e seggiolini e a fare sempre attenzione a ciclisti e pedoni.

La Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada – ha dichiarato il Presidente dell’Automobile Club di Reggio Calabria Giuseppe Martorano – deve farci riflettere sul fatto che una semplice distrazione può farci perdere il bene più grande e prezioso che abbiamo: la vita”.

“Non è assurdo – ha sottolineato – perdere o togliere la vita per un messaggino, una foto o un filmato? Rischiare di non arrivare mai, solo per non tardare qualche minuto? Voler guidare a tutti i costi, anche se abbiamo bevuto? Non perdere pochi secondi ad allacciare cinture e seggiolini? Non fare attenzione a utenti fragili come ciclisti e pedoni?”.

“La soluzione c’è: siamo noi”, ha concluso Martorano. “Basta una parola: rispetto. Rispetto per noi stessi, per gli altri e per le regole. Io “Mi impegno”. Fatelo anche voi. Una mobilità più sicura, rende più sicura la nostra vita”.

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