Reggio Calabria, la lettera aperta al Sindaco Falcomatà: “così non si fa…”

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Professori e uomini di politica hanno rivolto una lettera a Falcomatà, criticando il modo con cui il Vicesindaco Tonino Perna è stato sollevato dal suo incarico

Il modo con cui Giuseppe Falcomatà ha dato il benservito al suo Vicesindaco Tonino Perna non è piaciuto ad una parte della cittadinanza di Reggio Calabria. Un gruppo di professori e uomini di politica ha scritto una lettera aperta per criticare la delibera ufficializzata a pochi minuti dalla sentenza in primo grado di giudizio sul Processo Miramare, che ha condannato il Sindaco ad un anno e quattro mesi di reclusione, facendo così scattare l’effetto della legge Severino. Di seguito la lettera integrale:

“Così non si fa!!

Esiste un limite invalicabile, persino in questa città abituata a lasciarsi usare e abusare da chiunque abbia la prepotenza per farlo. Esiste un limite oltre il quale anche chi non si sente di appartenere a una fazione, a un partito, non può più stare zitto e accettare rassegnato qualunque sopruso alla logica e alla rispettabilità delle persone. Non si può pensare di offendere la dignità di uno studioso e di un uomo delle istituzioni, che ha agito sempre per il bene della Comunità, e sperare di farla franca.

Senza voler entrare nel merito delle decisioni politiche, di cui ciascuno si assumerà le proprie responsabilità davanti al cittadino/elettore, non può essere accettato serenamente il modo con il quale la città scopre che, poco prima di essere condannato in I grado, il sindaco ha pensato di nominare un nuovo vicesindaco, senza mostrare un briciolo di dignità nei confronti del Professore Perna, che ha ricoperto questa carica fino a ora, conferendo al ruolo il suo lustro personale piuttosto che riceverne da esso.

La città perde una risorsa importante, che avrebbe potuto essere giocata con profitto nei prossimi mesi; perde un punto di riferimento per la cittadinanza, che ha guardato in questo periodo con fiducia al vicesindaco.

Ciò che più sconcerta in questa triste vicenda è l’inequivocabile strumentalizzazione della Societa’ civile, i cui soggetti più rappresentativi, come nel caso  Perna , prima vengono cercati e blanditi per dare un volto più competente e rispettabile salvo poi disfarsene quando gli interessi del circo della politica prendono il sopravvento. Non ci si può lamentare della crescente disaffezione e sfiducia dei Cittadini nei confronti della politica. E questa una pagina buia della politica della nostra città, un colpo basso per chi ha creduto in un nuovo corso amministrativo.

Non si può, perciò, stare in silenzio: non è più il tempo in cui i feudatari potevano imporre il proprio capriccio ai propri servi della gleba. Foss’anche per un puntiglio, per un moto di orgoglio, noi gridiamo: est modus in rebus, avvocato Falcomatà. Così non si fa”.

Daniele Castrizio, Lino Caserta, Fabio Cuzzola, Alberto Ziparo, Franco Arcidiaco, Giuseppe Bombino, Piero Polimeni, Mimmo Rizzuti, Alberto Giansanti, Luciano Arcidiaco, Maria Rachele Bellomi, Giuseppe Minniti, Gianni Pensabene, Bruno Neri, Piero Milasi

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