Reggina, De Lillo sbotta: “non c’è stato alcun pignoramento. Gallo è innamorato, ma se sente certe voci…”

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Il General Manager della Reggina Fabio De Lillo ha voluto precisare, stizzito, circa le voci di presunte difficoltà societarie del club amaranto

Fabio De Lillo sbotta. Il General Manager della Reggina alza la voce e si arrabbia. Intervenuto a Radio Antenna Febea, ha voluto mettere a tacere le voci – circolate negli ultimi giorni – in merito a presunte difficoltà societarie. Vicenda che aveva in parte affrontato qualche giorno fa alla web tv ufficiale (“la società è sana e non ha un euro di debito”) e a cui ha risposto quest’oggi anche il ds Taibi. Non è stato pignorato nessun incassoprecisa De Lillo sulle voci circolate circa un sequestro dell’incasso di Reggina-Cremonese – E’ stata fatta una lettera risolta dai legali per un vecchio contenzioso, da un vecchissimo creditore, da prima ancora che venissimo noi. Noi ci troviamo accordi della vecchia società a cui deve mettere mano il Presidente, risolta comunque dai legali in cinque minuti”.

De Lillo poi ripercorre le tappe di Gallo alla Reggina fino ai giorni nostri: “vorrei ricordare che il Presidente intervenne ancora prima di trattare la società. Il patron Praticò si sedette con Gallo e disse: ‘non possiamo trattare nulla perché i ragazzi non vogliono scendere in campo contro la Vibonese e la società così fallisce’. Così Gallo fece un bonifico prima di trattare e non so quanti esseri umani lo avrebbero fatto. Gli si fece capire che rischiava di buttare i soldi senza successivo accordo, ma lui procedette lo stesso e poi c’è stata la chiusura della trattativa e il percorso in campo con i playoff, la B, il campionato dell’anno scorso e quello attuale, con una squadra ai primi posti. In tutto ciò, dunque – spiega il General Managercosa c’è da salvare? Non c’è un euro di debito, l’unico è nei confronti del Presidente che ha messo i soldi da solo. Tutte le squadre del mondo prendono giustamente soldi dalle banche. A Pisa, Como, Ferrara, Ascoli, sono arrivati gli americani, mentre qui non c’è nessuno perché il Presidente ha deciso di investire i suoi risparmi. E’ chiaro che il Covid ha portato perdite in tutte le aziende, tutta Italia è in crisi, ma la Reggina non ne risente. C’è stato un decreto dello Stato che a causa del Covid ha permesso a tutte le aziende italiane di ritardare i pagamenti. Tutti ne hanno approfittato e, nel momento in cui saranno da pagare, lo si fa. Ma approfittare di questo aiutino da parte dello Stato non vuol dire essere in difficoltà”.

Poi due frasi che permettono a De Lillo, ancora una volta, di rassicurare circa la situazione: “garantisco che gli stipendi verranno pagati regolarmente. E poi, una società in crisi, pensa al mercato di gennaio? A quello stiamo pensando. Ci sono dei creditori che devono avere dei soldi come in tutte le società del mondo, ma sono debiti che verranno pagati piano piano, si parla di piccole cifre. Ci sono società che pagano dopo aver fatto dei prestiti, invece la Reggina è l’unica in cui mette soldi solo e soltanto il Presidente, senza avere debiti con le banche. Lui la Reggina se l’è tatuata sul braccio, è innamorato, ma se sente certe voci poi si rompe le palle e se ne va“.

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