Covid, la Gran Bretagna dice ‘no’ alla vaccinazione obbligatoria. Il Ministro Javid: “non faremo come l’Austria”

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Il Governo di Vienna, infatti, ha proprio oggi stabilito il ritorno in lockdown per il Paese, mentre dal 1° febbraio 2022 entrerà in vigore l’obbligatorietà del vaccino

“La Gran Bretagna dice ‘no’ alla vaccinazione obbligatoria contro il Covid-19. Dovrebbe essere una scelta positiva, non una imposizione”. E’ quanto precisato il ministro della Salute britannico, Sajid Javid, che ha aggiunto: “non seguiremo l’esempio dell’Austria”. Proprio oggi il Governo di Vienna, infatti, ha stabilito il ritorno in lockdown per il Paese, il quarto dall’inizio della pandemia ed il primo in un paese europeo, nel tentativo di arginare la diffusione del Covid-19. Per l’Austria sono previsti dieci giorni di chiusure, che potrebbero, però, essere estese fino a tre settimane qualora il numero dei contagi e dei decessi non dovessero diminuire. Anche gli ospedali sono finiti sotto grande pressione: i reparti di terapia intensiva hanno infatti raggiunto il limite della propria capacità.

Tra le misure anti Covid-19, la possibilità di uscire di casa solo per questioni di lavoro, praticare sport all’aperto o acquistare beni essenziali. Per la gran parte dei ristoranti e dei bar sarà possibile fornire solo servizi di takeaway, niente servizio al tavolo. Prevista inoltre la sospensione degli eventi culturali, mentre quelli sportivi si terranno solo a porte chiuse. Sospiro di sollievo per gli studenti, che invece potranno frequentare in presenza le lezioni a scuola, con la facoltà da parte dei genitori di decidere se mandare in classe i propri figli oppure scegliere la didattica a distanza. Queste misure preparano il terreno alla vaccinazione obbligatoria contro il Covid-19, che entrerà in vigore il prossimo primo febbraio. L’Austria, con il 66% degli 8,9 milioni di cittadini completamente vaccinato contro il Covid-19, è attualmente uno dei territori con il tasso più basso dell’Europa occidentale.

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