Trieste, i No Green Pass incontrano il Prefetto: “l’intenzione è di tornare al Porto”

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Una delegazione di manifestanti No Green Pass di Trieste è stata ricevuta in Prefettura, si attende l’esito dell’incontro

“Passate parola per chi non sente: saliamo in prefettura in tre persone, che portano le idee di tutti, cioè rispetto dei diritti. Quando scendiamo vi diciamo come procederà. Ho massimo rispetto per voi e non possiamo stare seduti sotto il sole qui tutto il giorno. Mi state ringraziando da venerdì io vi chiedo ancora 15 minuti di fiducia, la parola d’ordine è che non si molla e sicuramente no Green pass”. Lo ha affermato Stefano Puzzer, leader dimissionario del Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste, parlando dal megafono ai manifestanti di piazza Unità prima di salire nel palazzo della prefettura dove una delegazione di cittadini è stata accolta dalle istituzioni.

Le cariche della polizia sui civili disarmati, che hanno portato allo sgombero dell’ingresso del molo, e le lacrime di Puzzer inginocchiato per pregare hanno fatto il giro d’Italia, è possibile che il Prefetto ha cercato di trovare un’intesa. “Non si molla”, giurano però i manifestanti che in diverse occasioni hanno detto di voler proseguire ad oltranza con le proteste fin quando il Green Pass non sarà abolito totalmente. “Abbiamo detto al prefetto che la nostra intenzione è tornare in porto”, ha dichiarato Puzzer al termine dell’incontro col Prefetto Valerio Valenti.

I portuali in piazza sono una minoranza rispetto ai manifestanti accorsi anche da altre regioni a sostegno della causa no Green pass. Al megafono Puzzer ha da poco annunciato che a breve dovrebbero arrivare “altri fratelli”, colleghi portuali, che fino a poco erano rimasti al porto “a difendere le famiglie, assicurandosi che ripartissero in sicurezza”. “Temevamo che uno dei nostri si fosse fatto male ma non è così, siamo contenti”. Puzzer è seduto tra la folla in piazza, circondato da colleghi che continuano a sostenerlo nonostante la stanchezza.

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