Tasse, reddito di cittadinanza, sanità: tutti i numeri della manovra

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Il Documento programmatico di bilancio (Dpb), che disegna la cornice della manovra, sarà approvato dall’esecutivo nei prossimi giorni

Il Governo italiano ha dato il via libera al Dpb, il Documento programmatico di bilancio. Il documento disegna la cornice della manovra, che sarà approvata dall’esecutivo nei prossimi giorni, o nel fine settimana o la prossima. Il documento della Commissione europea entro il 15 ottobre di ciascun anno. I Paesi dell’area dell’euro illustrano all’Europa in forma sintetica (con tabelle) e standardizzata il proprio progetto di bilancio per l’anno successivo. Il documento quantifica le misure inserite nella manovra di bilancio.

Tra i principi guida in vista del primo taglio delle tasse che arriverà con la manovra, come anticipo della riforma complessiva del fisco, c’è quello di raggiungere il ceto medio ed evitare che ci siano famiglie penalizzate con l’arrivo del nuovo assegno unico, che sarà parametrato all’Isee e non più al reddito. Come riporta l’Ansa, sul tavolo ci sono otto miliardi, due in più dell’ultimo intervento strutturale che ha potenziato il bonus Irpef, portandolo da 80 a 100 euro, e ampliato la platea fino ai 40mila euro di reddito. Molta attenzione sui contribuenti che arrivano a fino a 55mila euro di reddito e scontano attualmente un’aliquota del 38%. Il nuovo schema per ridurre il carico fiscale ancora non è stato stabilito ma l’intenzione sarebbe quella di appostare le risorse in legge di Bilancio e scrivere contemporaneamente anche le norme, mentre in passato si è preferito istituire in manovra fondi ad hoc e poi attuare le misure con provvedimenti successivi. L’obiettivo sarebbe però quello di far scattare le novità già da gennaio, o comunque il prima possibile, quindi il dettaglio andrebbe scritto direttamente nell’articolato della manovra, anche se non sarà facile trovare non solo la sintesi politica ma anche il meccanismo tecnico per abbattere il prelievo fiscale.

Uno dei problemi da affrontare è legato all’entrata a regime, sempre dal prossimo anno, dell’assegno unico per i figli che riassorbirà gli attuali aiuti alle famiglie, dalle detrazioni per i figli a carico agli attuali assegni familiari. Entrambi questi aiuti seguono il criterio del reddito mentre per chiedere l’assegno unico bisognerà presentare l’Isee, che potrebbe diventare penalizzante proprio per il ceto medio che oggi riceve ad esempio l’assegno familiare, anche se via via ridotto al salire del reddito. Il ministero della Famiglia, insieme al Mef, sta lavorando al decreto attuativo dell’assegno unico che dovrebbe fare a breve un passaggio in Consiglio dei ministri prima di essere inviato alle Camere per i pareri. L’altro incrocio da pesare bene sarà proprio quello con la delega per la riforma generale del fisco – su cui ci sono state riunioni anche in mattinata a Palazzo Chigi – che dovrà affrontare anche il tema della revisione complessiva delle detrazioni fiscali (le cosidette tax expenditures), per coordinare gli interventi. Alla delega dovrebbe essere rinviata la partita del taglio dell’Irap che, al momento, sarebbe uscita dal menu della manovra.

Reddito di Cittadinanza: circa un miliardo in più, nel 2022 8.8 miliardi

Con la legge di Bilancio dovrebbe arrivare un finanziamento aggiuntivo per il Reddito di cittadinanza da circa 1 miliardo per il 2022. È quanto si è appreso da diverse fonti di governo, mentre era in corso il Consiglio dei ministri che avrebbe approvato il Dpb. In totale, tra stanziamento già previsto a regime e nuovi fondi, per il beneficio dovrebbero essere così a disposizione circa 8,8 miliardi, la stessa cifra di quest’anno, quando i fondi sono stati a più riprese aumentati per fare fronte al maggior tiraggio della misura causa pandemia.

Rinvio plastic-sugar tax a 2023, tampon tax 10%

In Manovra ci sarà “il rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax; il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile”. E’ quanto si legge nel comunicato finale di Palazzo Chigi al termine del Cdm che ha approvato il documento programmatico di Bilancio.

Fondo di un miliardo contro il caro bollette

Un fondo di un miliardo di euro contro il rincaro delle bollette, legato a doppio filo con i costi della transizione. A quanto si è appreso a Cdm in corso, un fondo ad hoc per contrastare i rincari è stato previsto dal governo in legge di bilancio. Il fondo verrà utilizzato con un decreto da realizzare entro fine anno per contrastare i rincari.

Verso proroga Superbonus, ma solo per condomini

La proroga del Superbonus al 2023 sarà contenuta nella prossima Manovra di bilancio ma, a quanto si apprende al termine del Cdm, riguarderà solo i lavori per i condomini. Resterebbero quindi esclusi gli immobili unifamiliari, ville e villette.

Due miliardi in più per la sanità

Il Fondo sanitario nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024.

Stop contributi per i lavoratori di imprese in crisi

Esoneri contributivi per lavoratori provenienti da imprese in crisi e rifinanziamento delle misure per l’autoimprenditorialità giovanile e femminile. Sono due delle misure proposte dal Mise che, secondo fonti del ministero, saranno inserite nella legge di bilancio. Saranno rifinanziate anche le politiche di sviluppo dei settori ad alta valenza tecnologica per la difesa e la sicurezza nazionale.

Giorgetti: “nessuna scelta su pensioni, escluso ritorno Fornero. Nei prossimi giorni scelte su modalità e tempi”

“Sulle pensioni ci sono diverse ipotesi in ballo, ma questa sera nessuna decisone su quota 100 è stata presa, così come chiesto dai ministri della Lega. Nei prossimi giorni si decideranno modalità e tempi delle modifiche del sistema pensionistico. Escludo qualsiasi ritorno alla legge Fornero”. Così il ministro Giancarlo Giorgetti al termine del Cdm che ha approvato il Documento programmatico di bilancio con lo schema della manovra.

D’Incà: “interventi su strutture scuola e ricerca”

“Durante il Consiglio dei Ministri di oggi abbiamo approvato il Documento programmatico di bilancio che conterrà una serie di misure importanti per il Paese. Interventi per migliorare le strutture e i servizi scolastici, per l’università e per le attività di ricerca che, come abbiamo sempre sostenuto nel Movimento 5 Stelle, sono i pilastri più importanti del nostro sistema Paese”. Così il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, in un post pubblicato sui social.

 

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