Nessun rinvio dal Governo: “obbligo Green Pass da domani”. Si valuta riduzione prezzo tamponi: due le strade possibili

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I portuali di Trieste avevano chiesto una proroga sull’obbligo di Green Pass nei posti di lavoro, ma questa non è arrivata. Il Governo conferma l’utilizzo da domani, ma torna a ragionare sul prezzo dei tamponi

Nessuno slittamento, nessun rinvio. Nonostante le proteste, alcune già andate in scena nei giorni passati e altre programmate in quelli a venire (a partire da domani), il Governo conferma: l’obbligo di Green Pass sui luoghi di lavoro scatta da domani. I portuali di Trieste, che hanno già annunciato lo sciopero con blocco del Porto, avevano spiegato che “se arrivasse il rinvio del governo da dopodomani potremmo ricominciare a lavorare”.

Fonti da Palazzo Chigi confermano però all’Adnkronos che non vi sarà alcuna proroga al 30 ottobre, ma si valuta di mettere nuovamente mano al prezzo dei tamponi. Sono due le strade percorribili: la prima passa da una riduzione dei prezzi, escludendo tuttavia la gratuità dei test ‘stana Covid’; la seconda invece prevede un credito d’imposta che consenta alle imprese che si fanno carico del costo dei tamponi di detrarne l’onere, assieme alle spese di sanificazione sostenute. Una decisione in tal senso dovrebbe essere assunta già nelle prossime ore.

Tra i partiti della maggioranza, Pd, Leu e Forza Italia sono contrari, mentre la Lega e il Movimento 5 Stelle sono a favore. Ma il Governo tira dritto sulla sua linea, almeno stando a quanto riferito dai sindacati, che hanno incontrato in mattinata il presidente del Consiglio Mario Draghi. “Abbiamo chiesto di rinviare l’applicazione del Green Pass almeno fino alla fine di ottobre, ma la risposta è stata negativa. Il Governo ritiene che sia uno strumento indispensabile”, ha spiegato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a “Un Giorno da Pecora”, su Rai Radio 1, rimarcando la posizione. Bombardieri ha confermato la posizione dei sindacati a favore della gratuità dei tamponi. Su questo, il Governo, ha ribadito, si è detto disponibile a “ragionare sul fatto che abbiano un prezzo calmierato. Verificheranno nelle prossime ore”.

Intanto, il presidente del Consiglio ha convocato alle 18 una Cabina di regia in vista della riunione di domani del Consiglio dei ministri con al centro le misure sul fisco e sulla sicurezza sul lavoro. “Il costo dei tamponi, essendoci una disposizione di legge, deve essere a carico di coloro che devono fare il tampone”, ha messo in chiaro il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che, in mattinata, ha incontrato al Nazareno il segretario del Pd Enrico Letta. “Da parte nostra questa è la posizione, non è cambiato nulla, non riteniamo sia questa la strada. Siamo preoccupati perché c’è qualcuno che soffia sul fuoco. Io credo che in questo momento bisogna avere tutti una grande responsabilità nazionale collettiva, smorzare i toni”.

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