Notte d’Arte 2021, la bellezza ‘parla’ siciliano: il contributo della Fondazione Architetti nel Mediterraneo

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La Bellezza “parla” siciliano. Il contributo della Fondazione Architetti nel Mediterraneo nella due giorni di Notte d’Arte tra il 2 e il 3 ottobre sul tema dell’Identità siciliana

La bellezza declinata in varie forme di espressione tra dialoghi, profumi e musica in suggestioni di Sicilia. Questo il contributo della Fondazione Architetti nel Mediterraneo presente alla due giorni di Notte d’Arte 2021 il 2 e 3 ottobre, organizzata dall’Associazione “Impronte Messina”. Che ha mostrato il suo volto sul tema “Identità Siciliana” in due angoli del centro della città: l’esposizione di Arte “Suggestioni” in Transatlantico a Palazzo dei Leoni con gli artisti Angela Arena, Mariella Bellantone, Vitalia Bruy, Carmelo Cacciola, Andrea Calabrò, Pino Coletta, Cecilia Currò, Vittoria Cusumano, Fortunato Del Dotto, Giovanni Gargano, Cesareo Gregorio, Helena Houja, Salvatore Lombardo, Martina Lo Presti, Umberto Maglione, Francesco Modica, Benedetto Norcia, Wanda Ozieranska, Irene Palme, Enza Pernice, Rosa Rigano, Angelo Savasta, L’io Sottile, Nino Vario, Bruna Vismara; e performance in piazza che ha catturato nel tardo pomeriggio a piazza Immacolata di Marmo e via Cristoforo Colombo con la collaborazione di Confcommercio e Todomodo tv con la partecipazione di aziende e imprenditori.

Quest’ultima si è espressa come percorso percettivo con dibattiti su analisi di processi e su densità delle relazioni, moderati dalla presidente della Fondazione, Anna Carulli con Josè Villari, editore di Todomodo, e vari ospiti quali Salvatore Mondello, Pino Falzea e Massimo De Francesco rispettivamente, presidente e consigliere dell’Ordine degli Architetti di Messina, Giovanni Fiamingo vicepresidente IN/ARCH Sicilia, Prof. Massimo Lo Curzio, Bruno Barlassina consigliere del CDA della Fondazione, e Carmelo Picciotto presidente Confcommercio. Ambiente ed ecosostenibilità, rete tra professioni e istituzioni, conoscenza del territorio, alcune parole chiave. In chiusura le suggestioni dei musicisti Deborah Portera alla voce ed Ernesto Scorza alla chitarra, con la performance estemporanea di pittura e pigmenti di colore dell’artista Benedetto Norcia in un vortice cromatico e ritmico sulle note de “La Cura” di Battiato e “Brucia la terra”, oltre a una degustazione di prodotti siciliani. Il tutto con Comitato Organizzativo con gli architetti Francesca Maio, Bruno Barlassina, Enza Pernice, Maria Teresa Giorgio, Andrea Fortunato Calabrò.

All’indomani della manifestazione così si è espressa la Carulli:necessita un approccio olistico sulle trasformazioni del territorio e della costruzione delle città del futuro, certamente ciò non si concentra solo nelle SMART CITY. Poiché i nuovi temi su cui tutti siamo chiamati a confrontarci derivano dall’acuirsi della situazione ambientale globale e della sempre minore disponibilità di risorse non rinnovabili che ci obbligano a rivisitare metodi e contenuti proposti nel recente passato, vista anche l’economia globale che annulla i valori fondanti del vivere sociale. La visione della città deve essere integrata ed olistica nelle sue relazioni uomo-ambiente-natura, base di partenza imprescindibile per affrontare le nuove sfide e tutte le più attuali problematiche legate alla trasformazione del territorio, a qualsiasi livello essa avvenga. La necessità di orientare le scelte pubbliche e private verso uno sviluppo sostenibile richiede indicatori diversi, che tengano conto della complessità, delle dinamiche e degli impatti economici, sociali ed ambientali. I parametri con cui valutiamo i fenomeni orientano la nostra capacità di interpretarli e, di conseguenza, le nostre azioni. La crisi che stiamo vivendo ha evidenziato la necessità di un nuovo modello di sviluppo. La società dei consumi, come l’abbiamo conosciuta finora, è destinata a cambiare, se non a scomparire. Quanto è forte, la correlazione tra ambiente ed economia. I veri fondamenti di una società sono il capitale sociale, il capitale umano e il capitale naturale: l’innovazione tecnologica è in grado di migliorarli promuovendo un nuovo modello di produzione e di consumo che si traduca in un’economia davvero circolare”.

Un bilancio anche da parte di Mondello:dialogando ‘amabilmente’, con alcuni autorevoli amici e colleghi in un contesto prestigioso quale è la piazza Duomo di Messina, si è ragionato su temi strutturanti per il futuro della città quali la cultura e la trasformazione dei sistemi urbani, l’ambiente: la rigenerazione urbana, la pianificazione strategica, i concetti di territorio, territorialità e sviluppo locale, i nuovi approcci alla governance territoriale. La città ed i suoi mutamenti, non ultima la pandemia che ha caratterizzato gli ultimi due anni, hanno modificato l’economia, la politica e la cultura contemporanea, è emerso con chiarezza che la città riveste una centrale importanza nell’individuazione di itinerari di crescita che sono il frutto di sempre nuove connessioni fra fenomeni generalizzati e valorizzazione delle risorse locali. In questo contesto risulta trasversale il ruolo che rivestono i Criteri Ambientali Minimi (CAM). Sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato. In merito il Presidente della Fondazione degli Architetti del Mediterraneo nonché presidente nazionale INBAR (Istituto Nazionale di Bioarchitettura), ha illustrato come non è pensabile oggi attivare qualsivoglia ragionamento senza confrontarsi con tale modo di procedere. In sintesi si è addivenuti alla condivisione che le visioni sono necessarie per qualsiasi tipo di futuro si voglia dare alla città, ma le stesse devono essere fortemente ancorate a procedure razionali e percorribili”.

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