No Green Pass, a Trieste giunti migliaia di manifestanti da tutta Italia: le proteste si spostano in Piazza Unità, ma al porto ancora blocchi

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StrettoWeb

In città si sono già radunate oltre 3.000 persone, sempre davanti al palazzo della Prefettura

Proseguono le mobilitazioni dei manifestanti no Green Pass, al loro quinto giorno di proteste a Trieste. L’appuntamento oggi è al Porto Vecchio, punto sensibile in quanto lì si trova il principale centro vaccinale della città, dove sono in corso le somministrazioni delle terze dosi alle persone anziane. Il tam tam della protesta però indirizza i manifestanti in arrivo da fuori Trieste a parcheggiare nell’area del Porto Vecchio, per poi dirigersi a piedi verso piazza Unità, dove si sono già radunate oltre 3.000 persone, sempre davanti alla Prefettura, giunte da varie città del Nord Italia. Il numero è destinato a salire nel corso del primo pomeriggio. E la maggior parte delle persone sta facendo esattamente così, passando vicino al centro vaccinale chiedendo indicazioni verso piazza Unità.

Un gruppo di circa una cinquantina di manifestanti si è invece fermato nel parcheggio del centro somministrazioni, intonando qualche canto “la gente come noi non molla mai”, “pace, amore e libertà”, monitorati per ora da due volanti della Polizia. La situazione in città, invece, fa qualche fatica a ritornare alla normalità. Viale Campi Elisi, dove ieri sera si è svolta la guerriglia urbana, è ancora parzialmente chiuso. La municipale fa transitare solamente i camion diretti al varco 1. Sigillato invece il varco 4 del porto, ancora presidiato dalle forze dell’ordine, dopo lo sgombero di ieri mattina avvenuto con l’uso di idranti e lacrimogeni sui manifestanti pacifici e disarmati. Al crescere della massa in piazza Unità, scatterà anche il blocco della viabilità del tratto sulle Rive.

E proprio sullo sgombero dei no Green Pass al porto di Trieste è intervenuto Gianluigi Paragone, oggi presente per dimostrare la propria solidarietà ai portuali e ai cittadini. “Trieste è stata quasi la Tiennamen italiana”, ha affermato ai giornalisti il senatore in piazza Unità d’Italia, ormai da ieri sede del sit-in dei contestatori del Certificato Verde. L’incontro col Ministro Patuanelli annunciato in tarda serata dal leader del movimento, Stefano Puzzer, non è una prospettiva soddisfacente per Paragone. “Ha le deleghe all’Agricoltura, che c’entra?”, si chiede. E poi afferma: “dovrebbe venire il ministro Lamogese che ha ordinato il lancio di lacrimogeni sui manifestanti”. Il Ministro dell’Intero oggi, comunque, in Parlamento farà un’informativa per spiegare cosa sta accadendo in queste ore nel capoluogo friulano e quali sono le intenzione del Governo.

“Ho 68 anni e non ho mai visto nulla di simile nella mia città. Gli idranti, gli scontri. Spero sia la prima e ultima volta”. Ha detto all’AGI il neo eletto sindaco giuliano Roberto Di Piazza. “Le persone che sono qui – dice, guardando verso la piazza che si sta riempiendo anche oggi di no Green Pass – molti non sono triestini, vengono da fuori. E’ una piazza illegittima? Questo è compito della Prefettura dirlo, io posso dire che odio gli incidenti e non dimentico quando, durante il lockdown, mi affacciavo e vedevo questa piazza deserta. Non dimentico i 130mila morti, l’economia in crisi, i ragazzi a casa da scuola”.

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