Locri tira “Un calcio alla violenza”: il 25 novembre un triangolare di calcio contro la violenza sulle donne

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Il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale per la lotta contro la violenza sulle donne, si terrà l’evento “Un calcio alla violenza”

Dal mese di aprile del 2021 le Consulte Giovanili della Locride, in modo informale, si sono riunite per collaborare verso il raggiungimento di obiettivi comuni, instaurando un rapporto di reciprocità, aggregazione e iniziative condivise, dimostrando che i giovani in Calabria ci sono e hanno intenzione di lasciare traccia della loro presenza. Questa sinergia ha dato luogo alla nascita di una “rete giovanile” che ha tra le sue priorità la sensibilizzazione alle tematiche sociali e la presa di posizione contro le disuguaglianze.

Sulla scia dei principi cardine della rete, s’intende avviare un percorso diretto alla lotta contro la violenza sulle donne: flagello sociale dilagante da ormai troppo tempo, ma ancora non abbastanza trattato perché viviamo da sempre nell’ombra di una società patriarcale. Nella giornata del 25 novembre, riconosciuta a livello internazionale per la lotta contro la violenza sulle donne, si vuole proporre un evento simbolico, mirato al contrasto della disparità di genere e alla promozione delle libertà femminili, corrispondenti a quelle fondamentali di ogni individuo.

Il progetto “Un calcio alla violenza” nasce dall’episodio verificatosi il 24 maggio all’interno della Nazionale Cantanti, quando all’attrice Aurora Leone è stato negato il diritto di scendere in campo durate la partita di calcio a scopo benefico, insieme ai suoi colleghi uomini. Da qui la nostra presa di coscienza verso l’accentuata stereotipizzazione di genere e alla volontà di incentivare una “normalizzazione” delle squadre miste.

L’idea è strutturata in una triangolare di calcio che vedrà in campo giovani e professionisti, uniti verso l’obiettivo comune di promozione di una società egualitaria, la quale avrà un fine più concreto mediate la raccolta fondi che si intende avviare in modo contestuale alla partita; Fondamentale è sensibilizzare ed educare all’uguaglianza e alla parità di diritti ed è altrettanto fondamentale sfruttare tale occasione per aiutare chi si dedica tutti i giorni al servizio delle donne vittime di violenza.

Contesto

Il territorio locrideo, in tempi remoti culla dell’innovazione, terra di Pitagora e Tommaso Campanella, luogo che ha visto passare l’arte greca e lottare diverse dominazioni per la conquista di tutte le ricchezze che offriva, è diventato nel corso dei secoli uno dei posti più bisognosi di una spinta in avanti verso il futuro. La Locride è vittima di pregiudizi, ma anche della supremazia dei prepotenti, dove spesso le donne rimangono inchiodate a un passato che le vuole in una posizione di contrasto rispetto all’uomo.

In questo contesto, è nei giovani che si ripone la fiducia per una Calabria migliore, per una Calabria senza favoritismi ingiusti, senza conoscenze che facciano fare facili passi avanti, senza mazzette, senza prepotenze, senza servizi televisivi sulle mafie o la malasanità come unica occasione di passaggio mediatico. Il contesto locrideo necessita di un cambiamento radicale, di voltare pagina, di entrare nel futuro che negli altri contesi nazionali è già presente. La Locride ha bisogno dei giovani che la vogliono veder splendere e che non devono più andarsene per trovare una possibilità. A tal proposito è necessaria l’opera di menti aperte, solidali, che lavorano insieme e non sempre in conflitto, che stiano dalla parte dell’uguaglianza e non dalla parte della discriminazione, che stiano dalla parte dell’inclusione e non da quella della violenza, che stiano dalla parte della giustizia sociale e non da quella della giustificazione al carnefice.

Obiettivi

Tra gli obiettivi del nostro progetto si trova sicuramente la volontà di educare in ambito scolastico, quindi s’intende coinvolgere le scuole, con particolare riguardo agli istituti superiori, per mezzo di materiale esplicativo circa la parità di genere. Riteniamo che per far cambiare il modo di pensare della società attuale si necessiti di un intervento a livello educativo, in modo che fin dai banchi di scuola si sensibilizzi sulla tematica della disuguaglianza e che questa manifestazione sia un punto di partenza per il raggiungimento di una società egualitaria, proprio perché insieme sono tante le conquiste che si possono ottenere.

Il periodo attuale trova la popolazione schierata su due fronti: pro e contro il “politically correct”. Chi è contro si erge a paladino del “non si può più dire niente”, chi è pro tende alla tutela della dignità altrui. Per una società sana, occorre eliminare i due opposti schierandosi da un’unica parte che comprende la salvaguardia del prossimo, la sensibilizzazione alle tematiche sociali, la corretta informazione, la normalizzazione di una società varia senza una schematizzazione o etichette imposte. Da qui si pone l’obiettivo di non dare motivazione di esistere ai crimini d’odio, quindi ad ogni tipo di violenza, scongiurando il fenomeno del victim blaming.

Sul territorio italiano operano varie associazioni a tutela delle donne vittime di violenza. La partita vuole dare un contributo ad una delle associazioni in questione, devolvendo il ricavato della raccolta fondi in suo favore, in quanto consapevoli dell’importanza del loro ruolo e degli sforzi che tali attività di assistenza e aiuto richiedono.

Un ulteriore scopo della partita è quello di dare spazio a una parte di professionisti che spesso si trovano nella situazione di dover prestare soccorso e aiuto di vario genere alle vittime di violenza, stando dalla loro parte. Obiettivo comune che scaturisce dai vari punti è quello di dare voce alla testimonianza diretta, puntando alla responsabilizzazione collettiva, in primis da parte di istituzioni e mezzi di comunicazione, al fine di un ribaltamento del ruolo della donna nella società, ben diverso da quello stabilito da una società patriarcale, diffusosi nel corso della storia, ma che non ci appartiene più.

Programma delle attività

Nel progetto “Un calcio alla violenza”, il cui fine è sensibilizzare e responsabilizzare, sono stati pensati diversi momenti educativi e di testimonianza volti a una migliore comprensione del tema trattato e degli episodi che affliggono la società.

Il progetto seguirà le seguenti fasi:

  1. Fase preventiva: contatti con le diverse figure e con l’associazione.
  2. Interventi nelle scuole con materiale informativo, descrivendo l’iniziativa e l’importanza della sensibilizzazione su questi temi sociali.
  3. Conferenza stampa: presentazione del progetto ai rappresentanti della stampa e delle istituzioni locali.
  4. Evento “Un calcio alla violenza” che sarà così strutturato:
  • Intervento previsto è quello di un portavoce della Rete di consulte che ha ideato l’iniziativa, darà il benvenuto agli ospiti e al pubblico e spiegherà il motivo che ha portato alla decisione di “mettere in campo” questa azione;
  • Prima partita che vedrà in campo la squadra formata dai diversi membri delle consulte giovanili della Locride e una delle categorie dei professionisti;
  • Intervento di un rappresentante della prima categoria professionale, il loro ruolo nelle situazioni di violenza;
  • Partita fra le due categorie;
  • Intervento di un rappresentante della seconda categoria professionale, il loro ruolo nella difesa delle vittime;
  • Seconda partita;
  • Intervento delle Istituzioni;
  • Partita finale;

Risultati attesi

Ciò che la rete di consulte si propone di ottenere è la maggiore consapevolezza su una tematica sociale spesso ignorata o confusa, che porta le donne a ritrovarsi da sole nel combattere una guerra troppo grande per un individuo soltanto. Vogliamo far in modo che l’unione dia la forza a queste vittime, mettendoci al loro fianco e dimostrando loro che non sono sole, ma che c’è un insieme di giovani, di professionisti e di altre figure disposte ad aiutarle nella lotta per il riconoscimento delle giuste libertà e della parità di trattamento.

In questo ambito è fondamentale il ruolo della scuola, ecco perché gli studenti sono i primi a cui abbiamo pensato di rivolgere il nostro invito, sono loro il futuro ed è in loro che più di tutti deve essere piantato il seme della giustizia sociale.

Per cui i risultati attesi da questa giornata, volta al perseguimento di diversi obiettivi, sono:

  • Raccolta fondi – Ci si attende che le donazioni siano cospicue, in quanto la finalità benefica di tale raccolta è aiutare una delle associazioni che in modo attivo opera sul territorio a tutela e aiuto delle donne. Ci affidiamo quindi al buon cuore del pubblico e dei partecipanti dell’evento, per far in modo che il nostro sostegno sia di elevato impatto;
  • Educativo – Si vuole sensibilizzare quanto più possibile il pubblico alla tematica trattata. In modo che tutti prendano coscienza della realtà in cui spesso si vive e si impegnino ad agire per evitare che azioni, gesti, maltrattamenti, fisici e verbali, siano condannati adeguatamente.

Piano di comunicazione

La realizzazione del progetto sarà accompagnata da un dettagliato piano di comunicazione che consterà degli obiettivi e dei valori alla base del progetto stesso. Detto piano vuole promuovere l’iniziativa su tutto il territorio locrideo, calabrese, ma intende varcare anche i confini regionali grazie alla stampa. Inoltre vuole accrescere la consapevolezza della tematica, partendo dalla popolazione più giovane, riponendo una speranza maggiore nelle generazioni future. Gli obiettivi del piano possono essere così riassunti:

  • Conoscenza delle attività del progetto a livello locale e interregionale;
  • Stimolare la presenza del pubblico ad un evento ricreativo, ma a scopo sociale;
  • Crescita della consapevolezza dell’importanza del tema trattato, con conseguente diffusione del messaggio che vogliamo trasmettere.

Il piano di comunicazione ha come target di riferimento la comunità locale, senza limiti d’età, ma intende avere un grosso impatto mediatico. La strategia di comunicazione sarà basata sui seguenti elementi:

  • Uso dei mezzi di comunicazione tradizionali (radio, giornali) e innovativi (social media, siti web);
  • Coinvolgimento delle Associazioni che operano quotidianamente all’interno della tematica
    e dei loro canali di diffusione per incentivare le donazioni e diffondere l’iniziativa;
  • Diffusione di comunicati stampa inerenti all’iniziativa sui quotidiani e settimanali locali, ove possibile nazionali;
  • Diffusione del materiale informativo inerente all’iniziativa nelle scuole;
  • Organizzazione di ulteriori iniziative future legate alla tematica.

Piano economico

La realizzazione di tale manifestazione, di così elevata importanza sociale, ha tra i fini enunciati quello della raccolta fondi da destinare ad un’associazione a tutela delle donne vittime di violenza, per tale motivo si intende incentivare quanto più possibile le entrate provenienti da tale iniziativa.

Il piano economico previsionale tiene conto delle entrate monetarie che si prevede di ottenere e delle uscite monetarie che dovranno essere sostenute per la messa in opera della partita.

Entrate previste:

  • Introito vendita biglietti;
  • Sponsor;
  • Donazioni volontarie. Uscite previste:
  • Realizzazione delle magliette;
  • Premi vari;
  • Materiale informativo/pubblicitario.

Il ricavato dei biglietti sarà devoluto ad un’associazione che si occupa della tutela delle donne vittime di violenza.

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