Green Pass, la proposta di Beppe Grillo: “lo Stato paghi i tamponi ai lavoratori non vaccinati”

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Beppe Grillo chiede che lo Stato paghi i tamponi a quei lavoratori che decideranno di non vaccinarsi: dal 15 ottobre saranno obbligatori per recarsi sul posto di lavoro

I lavoratori senza vaccino potrebbero essere 3-3,5 milioni, su 23 milioni di lavoratori, il 13%-15% circa. Se lo stato decidesse, come auspicabile, di pagare i tamponi per entrare in azienda, per questi lavoratori, servirebbe circa 1 miliardo di euro fino a dicembre 2021“. È quanto affermato da Beppe Grillo che, attraverso il proprio blog, invita lo Stato a pagare i tamponi per i lavoratori non vaccinati. Il fondatore del Movimento 5 Stelle propone uno scambio di dati tra Sogei che detiene i dati sul Green Pass e Inps, in modo tale da individuare i lavoratori no green pass e fare in modo che “il costo del tampone sia solo anticipato dall’azienda ma pagato a conguaglio da Inps, come succede per la cig ordinaria sui versamenti dei contributi aziendali“.

Questo meccanismo – spiega Grillo – che non invaderebbe la privacy se non nei limiti strettamente necessari, con verifica di impatto, e dati trattati nel rispetto del GPDR, e comunque senza conseguenze alcuna per i lavoratori, se non ai fini di pagare il costo del tampone, avrebbe il doppio vantaggio: uno, di essere veloce, evitare file e controlli ai tornelli aziendali, durante i quali certamente ai lavoratori vedrebbero in quel caso violati i loro spazi di libertà, e due, di essere gratuito per i lavoratori, e di individuare il costo e coprirlo con un bonus apposito, pagato dallo stato“.

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