Vaccini a Messina, dove si rischia la zona rossa: ecco i DATI Comune per Comune [GRAFICA]

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I Comuni che non avranno raggiunto la soglia del 75% di vaccinati entro il 15 ottobre rischiano di passare in zona rossa

Una buona parte della provincia di Messina rischia la zona rossa. La città dello Stretto e altri 21 Comuni della sua provincia infatti potrebbero essere classificate fra le zone ad alto rischio, vanificando così il ritorno, atteso per lunedì prossimo, in “bianco” come il resto dell’Isola. È quanto emerso dalla seduta della terza commissione consiliare, presidente Giovanni Scavello, dopo l’audizione del commissario Asp Bernardo Alagna e della responsabile del servizio prevenzione dell’azienda Edda Paino. Secondo gli ultimi dati ufficiali, nella città di Messina, è vaccinato con una dose il 68,61% della popolazione, il 65,21% se si considera anche coloro che hanno fatto il richiamo.

“La città è ben al di sotto della soglia che il commissario nazionale Figliuolo aveva posto come target da raggiungere entro settembre: il 75% – dice il dott. Bernardo Alagna – . Mancano circa 13.000 persone e con questo ritmo di vaccinazione raggiungeremmo l’obiettivo a dicembre, cioè mentre imperverserà l’influenza invernale. In queste condizioni ci sono molti territori e Messina rischia di finire nella zona ad alto rischio. Per questo abbiamo scritto ai sindaci dei comuni più “scoperti” perché va concertata una azione più incisiva”.

Nelle scorse ore l’Ufficio emergenza Covid di Messina ha pubblicato una mappa che evidenzia come quasi tutti i Comuni dell’area dei Nebrodi, abbiano superato la soglia del 75%. E’ poi avvicinandosi verso il capoluogo e alla fascia jonica, che arrivano i territori con la percentuale più bassa. In totale 21 Comuni hanno un tasso di vaccinati tra il 50 e il 60 %, su una media regionale che invece è del 78 %. Ben 13 su 21 sono della zona jonica: Scaletta Zanclea, Itala, Fiumedinisi, Alì, Alì Terme, Santa Teresa Riva, Casalvecchio Siculo, Furci Siculo, Savoca, Sant’Alessio Siculo, Castelmola, Gaggi e Giardini Naxos. Invece 7 della zona tirrenica: Rometta, Valdina, Pace del Mela, San Filippo del Mela, Leni, Lipari e Furnari. Solo uno, Tortorici, dei Nebrodi. Se entro il 15 ottobre questi Comuni non avranno raggiunto la soglia del 75 % rischiano di andare in zona rossa. Quel giorno, infatti, la Regione valuterà il raggiungimento di quella percentuale e adotterà eventuali decisioni conseguenti. Sarebbe una clamorosa beffa per Messina e molti suoi comuni, che arriverebbe proprio nel momento in cui gli ospedali si stanno svuotando e la situazione sta tornando alla normalità sia in Italia che in Europa. Ci sono molti Stati che, nonostante abbiano percentuali molto più basse rispetto al nostro Paese per quanto riguarda la campagna vaccinale, hanno già operato con le riaperture e l’annullamento di qualsiasi tipo di restrizione. In Italia si continua invece con un’assurda “caccia alle streghe” e l’utilizzo di strumenti come il Green Pass che con l’unico scopo di incentivare il più possibile la popolazione a vaccinarsi creano assurde discriminazioni. E la Sicilia ne è l’esempio più plateale. Di seguito i dati con le percentuali di vaccinazione Comune per Comune presentati dalla Regione e aggiornati al 29 settembre 2021:

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