Calabria, l’Ordine dei Psicologi: “d’accordo con Occhiuto, urge un grande piano per assumere personale sanitario e riorganizzare i servizi”

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L’Ordine Psicologi Calabria denuncia: “i vari e notevoli ritardi, i mancati investimenti e la totale assenza di assunzioni, nonostante le risorse rese immediatamente disponibili anche a seguito dell’emergenza Covid-19”

Il Presidente Ordine Psicologi Calabria, Armodio Lombardo, dopo aver più volte chiesto “al Presidente FF della Regione Calabria, Dott. Antonino Spirlì, l’urgente reclutamento di Psicologhe e Psicologi a tutela del benessere individuale e collettivo, saluta con favore la recente dichiarazione del nuovo Presidente Roberto Occhiuto, esprimendogli i migliori auguri per il recente mandato, in quanto intenderebbe prevedere “un grande piano per assumere personale sanitario e riorganizzare i servizi”, decidendo quindi di “cambiare la Sanità” in Calabria come una delle azioni prioritarie della propria agenda politica. Da tempo l’Ordine Psicologi Calabria ha infatti denunciato i vari e notevoli ritardi, i mancati investimenti e la totale assenza di assunzioni, nonostante le risorse rese immediatamente disponibili anche a seguito dell’emergenza Covid-19. Sul punto, si apprende dalla stampa come l’On.le Occhiuto abbia fortemente stigmatizzato proprio detti ritardi, manifestando l’intenzione di realizzare finalmente “un grande piano per assumere personale sanitario, per riorganizzare la rete ospedaliera, il sistema di emergenza e urgenza, e l’assistenza territoriale”. Un impegno che l’Ordine regionale attendeva e sollecitava fin dal proprio insediamento, rendendosi oggi disponibile più che mai per lavorare al più presto per la salute psicologica dei cittadini e delle cittadine calabresi. Pertanto, In riferimento alla possibilità di reclutamento di professionisti sanitari, in particolare Psicologi, si rammenta che il recente Decreto “Sostegni Bis”, negli artt. 27, 33 e 64, consente lo sviluppo del supporto psicologico territoriale per la popolazione, stanziando le risorse necessarie per l’attivazione di contratti per Psicologi e Psicologhe nelle Aziende Sanitarie (art. 33, commi 3 e 5). Lo stralcio dell’art. 33 parla molto chiaro: “Al fine di tutelare la salute e il benessere psicologico individuale e collettivo, tenendo conto, in particolare, delle forme di disagio psicologico dei bambini e degli adolescenti, conseguenti alla pandemia da COVID-19, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono autorizzare le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale a conferire, in deroga all’articolo 7 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, fino al 31 dicembre 2021, incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a psicologi, regolarmente iscritti al relativo albo professionale, allo scopo di assicurare le prestazioni psicologiche, anche domiciliari, a cittadini, minori ed operatori sanitari, nonché di garantire le attività previste dai livelli essenziali di assistenza (LEA) per una spesa complessiva non superiore all’importo indicato per ciascuna regione e provincia autonoma nella tabella di cui al comma 5. Gli psicologi di cui al comma 3 svolgono la propria attività, per un monte ore settimanale massimo di ventiquattro ore, nell’ambito dei servizi territoriali e agli stessi è riconosciuto un compenso lordo orario di 40 euro, inclusivo degli oneri riflessi”.
Si vedono quindi necessarie e urgenti le seguenti azioni:
• l’immediata assunzione di Psicologi mediante un bando regionale;
• l’immediato utilizzo con il riconoscimento economico e normativo della qualifica di Psicologo dei colleghi delle ex Equipe Psicopedagogiche;
• l’immediato utilizzo di graduatorie di concorsi o avvisi pubblici delle nostre ASP o A.O. calabresi;
• idonee forme di coordinamento gestionale delle risorse professionali psicologiche in ciascuna azienda sanitaria ed ospedaliera, alla quale appartengono tutti gli Psicologi dell’Azienda;
• l’articolazione operativa del coordinamento aziendale in Unità di Funzioni Psicologiche. Ciò soprattutto a fronte di un preoccupante, complessivo gap nella realtà organizzativa ed operativa della Psicologia in Calabria che non riesce a soddisfare i nuovi LEA, dovuto in primis ai pochi Psicologi presenti nel SSR della Calabria: dei circa 300 Psicologi presenti nell’anno 2020 ne resteranno in servizio al 31 dicembre 2021 soltanto 62, più circa 80 Psicologi ex Equipe Psicopedagogiche. Conseguentemente, si rende indispensabile anche la presenza di un referente della Psicologia nelle Commissioni di monitoraggio e verifica dei LEA a livello regionale. Certi, infine, delle dovute attenzioni che saranno messe in campo da parte della prossima governance regionale, si ribadisce ogni impegno di collaborazione con quest’ultima, consapevoli che, pur nella distinzione dei ruoli, anche gli Ordini sono chiamati a lavorare in piena sinergia con le Istituzioni del territorio per non perdere l’irrinunciabile e urgente opportunità di migliorare i servizi sanitari di tutta la Calabria, da troppo tempo trascurati con evidenti danni sociali”.

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