“Antifascista e plurivaccinato, vi spiego perché scendo in piazza contro il Green Pass”: la testimonianza di un calabrese a Roma

StrettoWeb

Un lettore di StrettoWeb, presente a Roma sabato alla manifestazione No Green Pass, ha inviato una lettera alla nostra redazione

La protesta di sabato a Roma, che ha coinvolto migliaia e migliaia di persone, ha alimentato un fortissimo dibattito a livello nazionale tra schieramenti politici e non solo. Tra pro e No Green Pass, infatti, anche tra i cittadini c’è chi ha preso forti e decise posizioni. Tra coloro che vogliono urlare a gran voce la propria contrarietà al certificato verde, e che erano presenti sabato nella capitale, c’è anche Giuseppe Morabito, lettore di StrettoWeb che ha deciso di scrivere al nostro giornale per dire la sua in merito ai fatti accaduti e ai successivi interventi pubblici da ogni parte d’Italia. La riproponiamo integralmente.

Gentile direttore di StrettoWeb,

apprezzo molto il Suo giornale che seguo ogni giorno e la stimo sin dai tempi in cui, oltre dieci anni fa, ho iniziato a seguire i Suoi bollettini meteorologici sull’area dello Stretto. Quando ancora vivevo a Reggio, grazie alle Sue azzeccatissime previsioni ho potuto organizzare molte uscite in mare, altrettante sciate a Gambarie e l’ho sempre considerata un giovane studioso appassionato, brillante e serio. Il modo con cui ha gestito la pandemia sulle pagine di StrettoWeb mi ha dato conferma delle mie impressioni: è stato uno dei pochissimi giornali a non soffiare sul vento della paura, a non terrorizzare inutilmente la gente, a non alimentare allarmismo nei momenti più difficili e delicati quando eravamo tutti sull’orlo di una crisi depressiva a causa della martellante e terrorizzante disinformazione dei principali media in TV. Ha raccontato i fatti per quelli che erano, senza negare nulla di ciò che succedeva ma evidenziando non solo i morti bensì anche i guariti che sono sempre stati il 99% dei contagiati, e focalizzando bene quali sono i target di categorie (anziani, malati gravi) esposti alle complicazioni del virus che invece per le persone giovani e sane non è altro se non una banalissima influenza. Lo avete fatto (Lei insieme ai suoi validi collaboratori che ho imparato virtualmente a conoscere, apprezzo molto la dott.ssa Calabrò, la dott.ssa Raso, il dott. Fusaro, il dott. Musolino, il dott. Cicciù). Ho iniziato a seguire StrettoWeb con sempre più convinzione e a diffonderlo tra amici e conoscenti, riscontrando ulteriori apprezzamenti.

Adesso devo scriverLe per complimentarmi ancora per quanto riesca a tenere la schiena dritta anche di fronte agli ultimi fatti di cronaca, che da reggino mi ricordano molto da vicino i drammatici eventi della Rivolta di Reggio quando un giusto sentimento popolare veniva travisato ed etichettato come “fascista e mafioso”. Adesso in Italia sul popolo che protesta spontaneamente contro il becero ricatto del Green Pass sta succedendo la stessa identica cosa. Ero a Roma – la città in cui adesso vivo – sabato per protestare contro il Green Pass, e le assicuro che sono tanto antifascista quanto plurivaccinato. Ho aderito a tutte le vaccinazioni previste dal nostro sistema sanitario nazionale, ho vaccinato i miei figli che vanno regolarmente a scuola proprio perché vaccinati e l’ho fatto senza remore e timori perché si tratta di vaccini approvati in via definitiva, sperimentati secondo i canoni della scienza e resi obbligatori dallo Stato che si assume ogni onere e responsabilità rispetto ad eventuali rarissimi effetti collaterali. Ovviamente per il vaccino anti Covid così non è. Abbiamo già visto che fine hanno fatto i due vaccini inizialmente venduti come i migliori del mondo (Astrazeneca e Johnson & Johnson), bocciati e sospesi. Adesso anche Moderna, che è a mRNA come Pfizer, viene bloccato in molti Paesi (Islanda, Svezia, Danimarca, Norvegia) perché i gravi effetti collaterali sono peggiori dei benefici. Resta solo Pfizer ma non sappiamo per quanto tempo. Ho scelto liberamente di non vaccinarmi con questi farmaci sperimentali e non accetto il ricatto di uno Stato che lede il mio diritto al lavoro imponendomi un tampone al costo di 15 euro ogni due giorni per andare in ufficio. Sono un dirigente pubblico e non ho paura di gridare il mio dissenso a questo sistema: solo in Italia il governo ha imposto il Green Pass per lavorare; solo in Italia i tamponi sono a pagamento; solo in Italia a quasi due anni dallo scoppio della pandemia ci sono ancora attività chiuse e così estese limitazioni alle libertà. E il tutto il nome di una sicurezza sanitaria che non esiste, perché altrimenti bisognerebbe incentivare di più i tamponi rispetto al green pass. La cosa più grave di tutto questo è che in Italia abbiamo raggiunto l’85% di popolazione vaccinata: è uno dei dati più alti al mondo! Il Governo dovrebbe soltanto ringraziare i cittadini per l’enorme senso di responsabilità dimostrato, per la scelta che hanno fatto soprattutto i più giovani di rischiare per la loro salute (e in molti casi hanno avuto problemi seri che dal virus non avrebbero mai avuto) rispondendo agli appelli delle autorità che hanno spinto alla vaccinazione “solidale” per “proteggere gli altri”. E adesso, perché accanirsi ancora? Siamo uno dei Paesi con il più alto numero di vaccinati al mondo ma continuiamo con stato d’emergenza, chiusure, limitazioni e obblighi surrogati: che senso ha tutto questo? Gli ospedali sono vuoti, e tra l’altro i dati ufficiali pubblicati dal Ministero della Salute dimostrano che quasi la metà dei ricoverati dell’ultimo mese – pochissimi in generale – avevano comunque ricevuto la vaccinazione. Anche tra i morti sfioriamo il 50% tra i vaccinati. A rigor di logica, quindi, continuare con le restrizioni e con la spinta vaccinale se il vaccino si è già dimostrato almeno parzialmente inefficace, mi sembra un controsenso.

In ogni caso, la motivazione che più di tutte mi ha spinto a scriverLe augurandomi che vorrà pubblicare la mia lettera, è che io non sopporto di essere etichettato come fascista. I miei genitori hanno lottato come guerrieri contro quella grandissima merda del fascismo che per fortuna è stato sconfitto in Italia e nel mondo in modo così forte che non tornerà mai più. Sconfitto non solo sul campo ma anche dalla storia. Sono un antifascista, cresciuto sposando la lotta proletaria, poi maturando mi sono un po’ equilibrato ma ho sempre votato per i partiti socialisti e per l’area di sinistra. Apprezzavo molto Renzi e Calenda ma sul Green Pass mi sono caduti tutti quanti dal cuore perché pensavo fossero liberali come si professavano, invece ho capito che i veri liberali in parlamento sono ormai soltanto Emma Bonino e Vittorio Sgarbi, oltre a sorprendermi per la vena liberale della destra più estrema (Salvini e Meloni) che suscitava ribrezzo proprio per le posizioni estreme e invece si è schierata per la libertà, tranquillizzandoci sul rischio che potessero assumere qualche deriva estremista in caso di successo elettorale. Alla sinistra di oggi dico che non si può essere liberali a corrente alternata, soltanto per i diritti civili (sacrosanti, ovviamente), o per gli immigrati (ben venga l’accoglienza, ovviamente. Che tristezza la condanna a quell’eroe di Mimmo Lucano che ho sempre stimato e apprezzato enormemente), o per le conquiste dell’economia e l’abbattimento dei confini. Tutte cose buone e giuste. Ma poi non ci si può riscoprire fascisti ad imporre lasciapassare verdi persino per lavorare, per un vaccino sperimentale che lo Stato non può rendere obbligatorio. L’unico fascista di tutta questa vicenda è lo Stato, oltre ai partiti di sinistra che hanno tradito il loro storico elettorato, e non è un caso che a manifestare siano proprio i lavoratori, il mondo proletario da sempre di sinistra. Sabato anche io ero in piazza a Roma, con circa 100 mila persone. Tutti plurivaccinati con i vaccini tradizionali, tutti acculturati, tutti moderati e pacifici. Scendiamo in piazza ogni sabato da tre mesi, c’è sempre la Digos, sanno chi siamo, non abbiamo mai fatto violenze. Più volte nei sabato precedenti i poliziotti si sono tolti il casco e hanno manifestato con noi, per solidarietà nei confronti delle nostre ragioni. Ci sono anche molti poliziotti contrari al Green Pass. Adesso siamo sempre di più perché è il Governo ad alzare i toni con l’obbligo del Green Pass per il lavoro, ma siamo e rimaniamo pacifici e moderati. Protestiamo per un nostro diritto, per la libertà, figuriamoci se proprio con questi valori potessimo avallare la violenza o gli assalti. Leggo sui giornali che sono stati arrestati 12 esponenti neofascisti di Forza Nuova: me ne compiaccio e spero che questo movimento venga sciolto (sarebbe l’ora). Poi però penso che alle ultime elezioni politiche ha ottenuto lo 0,39% dei consensi su scala nazionale e che se sono stati 12 gli arresti su centomila manifestanti significa che gli altri 99 mila e 990 non erano né fascisti né criminali. Sia ben chiaro: ad ogni fascista e postfascista auguro l’estinzione dopo anni di sofferenze nelle patrie galere. E me lo auguro da sostenitore della libertà. E proprio per questo io, antifascista, scendo in piazza contro il Green Pass per la libertà, e vi assicuro che la stragrande maggioranza dei manifestanti è pacifica come me.

Spero che tramite StrettoWeb io possa nel mio piccolo fornire una testimonianza a chi ha gli occhi bendati cosa c’è nelle piazze contro il Green Pass, non certo fascisti estremisti e criminali a cui sabato lo Stato ha volutamente lasciato la possibilità di infiltrarsi per fare delle violenze che noi non avremmo mai voluto. Li conoscono benissimo e li avrebbero potuti fermare prima, ma evidentemente erano funzionali alla loro narrazione di allarmismo, terrore e paura. Il Covid si sta sgonfiando, a Roma ci sono le importanti elezioni municipali, e allora è necessario più che mai individuare un nuovo nemico da additare come colpevole per portare l’opinione pubblica dalla parte del potere. E’ sempre stato così nella storia di questo Paese, basta guardare i video degli agenti che gratuitamente iniziano cariche contro manifestanti, donne e mamme inermi con le mani alzate in segno di pace. Gli unici veri fascisti sono loro, e la piazza no Green Pass è la piazza antifascista per eccellenza. Viva la libertà. Abbasso il fascismo. Abbasso il green pass.

Grazie per l’ospitalità,
e mi raccomando. Non piegatevi mai al giornalismo di parte. Continuate ad essere liberi. A raccontare i fatti per quello che sono. Sarete sempre apprezzati per questo.
dott. Giuseppe Morabito

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