“Mio fratello morto 2 giorni dopo il vaccino, non aveva patologie”: tragedia in Sardegna, aperta l’inchiesta sul decesso di un 67enne

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Lo scorso 10 settembre il 67 enne Franco Ariu ha accusato un malore fatale: recatosi in ospedale per capire le cause, è stato rimandato a casa dopo una radiografia del torace di routine. Qualche ora è stata la sorella a trovarlo senza vita sul pavimento di casa: “aveva fatto il vaccino Moderna due giorni prima, voglio che si faccia chiarezza”

Una famiglia distrutta, una famiglia che adesso grida vendetta. Terralba (provincia di Oristano) piange la morte del 67 enne Franco Ariu, che lo scorso 10 settembre è stato portato via da un malore avvertito due giorni dopo la seconda dose del vaccino Moderna. I medici stanno cerando di capire le cause del decesso e hanno aperto un’inchiesta. Stando alle informazioni fornite dallo Studio 3 A, che sta seguendo il caso per conto dei parenti, l’uomo “venerdì ha iniziato ad avvertire dolori sempre più forti, intercostali, al petto e al braccio sinistro dove gli era stato iniettato il farmaco”. Ancora traumatizzata la sorella Marisa, la prima  a vedere il corpo senza vita del fratello sul pavimento della sua abitazione di via Millelire a Terralba. “Stava bene, la sua passione era la caccia. Aveva solo un po’ di mal di schiena, abbastanza tipico della vecchiaia. Non sono una no-vax, voglio solo sapere perché è morto e perché non l’hanno trattenuto all’ospedale”, ha affermato la donna ai microfoni del portale locale castedduonline.it.

Alle 8 del mattino Franco Ariu si era infatti recato al pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Oristano per dei controlli, ma dopo gli accertamenti, in particolare una radiografia del torace di routine, è stato subito dimesso e “rinviato” al medico di base. Persistendo le problematiche, il paziente ha poco ore dopo chiamato il suo dottore, che gli ha prescritto un semplice antinfiammatorio leggero, la tachipirina, consigliandogli di tornare al pronto soccorso nel caso in cui i problemi non si fossero risolti. Franco Ariu, che viveva da solo, ha telefonato anche alla sorella aggiornandola sul suo stato di salute, ma nel prosieguo della giornata i tentativi di quest’ultima di contattare il fratello non hanno più ottenuto risposta. “Ho deciso di andare a controllare nella sua abitazione, e qui la tragica scoperta, scorgendo dalla finestra della cucina il mio fratello che giaceva esanime sul pavimento. Immediato l’allarme, sono accorsi i carabinieri della locale stazione di Terralba e i sanitari del 118, che però non hanno far altro constatare il decesso”, racconta la sorella Marisa.

La donna non riesce a darsi pace: “mio fratello stava bene, prima della pensione ha lavorato come macellaio e andava sempre a caccia. Non aveva patologie, solo un po’ di mal di schiena tipico della vecchiaia. Forse ha sbagliato sin da quando, anziché chiamare il 118, si è fatto accompagnare da un amico all’ospedale. Aveva male alla parte sinistra del corpo, nella zona del petto. So che ai medici ha detto più volte di aver fatto il vaccino due giorni prima, perché non gli hanno fatto un elettrocardiogramma ma, invece, l’hanno dimesso?”, chiede Marisa Ariu. Niente lasciava immaginare ad una tragedia di questo tipo, la donna spera si possa fare chiarezza sulla vicenda: “ci vedevamo tutti i giorni, l’ultima volta prima del vaccino stava bene, era normalissimo. Quando è stato dimesso dall’ospedale è andato dal medico di famiglia che gli ha consigliato la tachipirina, ma stava ancora male. È venuto a casa mia, il colorito del suo volto era verde. Poi è andato a casa sua, gli ho raccomandato di richiamare il 118 e di lasciare il cellulare acceso. Invece, poche ore dopo è morto: quando sono entrata nell’appartamento il telefonino era in terra, vicino a lui, l’ultimo numero contattato era il mio. Non sono una no vax, anch’io sono vaccinata con doppia dose: voglio solo sapere perché è morto mio fratello. Da cinque giorni passo dal letto alle lacrime e dalle lacrime al letto”.

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