Reggio Calabria, nel ricordo di Gigi Proietti: i dettagli dell’incontro con il Circolo Culturale “L’Agorà”

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Reggio Calabria: nuovo incontro da remoto con il Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “in ricordo di Gigi Proietti”

Con il patrocinio della Città Metropolitana di Roma Capitale, il Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria organizza, in remoto, un’apposita giornata di studi sul tema “in ricordo di Gigi Proietti”. La Città Metropolitana di Roma Capitale ha disposto al sodalizio culturale reggino tale concessione in quanto l’iniziativa è stata ritenuta di particolare valore e significato sia per l’Ente che per la comunità metropolitana.

Gigi Proietti è nato a Roma il 2 novembre del 1940 da Romano e da Giovanna Ceci, ha vissuto i primi dieci mesi della sua vita in una casa in via di sant’Eligio (una traversa di via Giulia) a Roma, per poi trasferirsi vicino in zona Colosseo, poi al Tufello (dove dopo la sua morte è stato realizzato un murale in sua memoria) e all’Alberone. Dopo aver conseguito la maturità classica presso il Liceo Ginnasio Statale “Augusto” di Roma, si iscrive al corso di laurea in Giurisprudenza presso l’Università “La Sapienza”, che abbandonerà a sei esami dalla laurea. Appassionato di musica sin da bambino, suona la chitarra, il pianoforte, la fisarmonica e il contrabbasso, e nel tempo libero inizia a esibirsi come cantante nelle feste studentesche, nei bar all’aperto, e, più avanti, nei night-club più celebri della capitale. A soli 14 anni aveva già esordito al cinema, come comparsa nel film di Vittorio Duse del ’55 ‘Il nostro campione’. Successivamente interpretò una piccola parte in “Se permettete parliamo di donne”, film del 1964 diretto da Ettore Scola. Nel 1966 il suo debutto vero e proprio sul piccolo e sul grande schermo nel ruolo di un maresciallo dei carabinieri, personaggio che – ben 30 anni dopo – avrebbe reinterpretato in tv in una delle serie Rai più amate di tutti i tempi: “Il maresciallo Rocca”. La prima esperienza al cinema da protagonista arrivò, per Gigi Proietti, nel ’68 nel film “L’urlo” di Tinto Brass.

Il successo, quello vero, però, per l’attore romano iniziò ad arrivare dagli anni ’70. Proprio nel 1970 fu chiamato a sostituire Domenico Modugno, che aveva avuto un incidente, nella commedia musicale di Garinei e Giovannini “Alleluja brava gente”, nel ruolo di Ademar. Artista di formazione teatrale, campo nel quale ha mietuto notevole successo sin dagli inizi degli anni sessanta. Noto per le sue doti di affabulatore e trasformista, è considerato uno dei massimi esponenti della storia del teatro italiano; nel 1963 grazie a Giancarlo Cobelli esordì nel Can Can degli italiani, per poi interpretare senza sosta numerosi spettacoli teatrali sino all’incontro con Carlo Molfese con il quale mise in scena “A me gli occhi, please”, nel 1976 al Teatro Tenda di piazza Mancini a Roma, esempio di teatro-grafia che segnò uno spartiacque nel modo di intendere il teatro, e al quale seguiranno numerosissime repliche anche con nuove versioni nel 1993, nel 1996, e nel 2000, attraversando i più importanti teatri italiani. Lo spettacolo segnò un record di oltre 500 000 presenze al Teatro Tenda di Roma. Teatrante, mattatore, attore di cinema, tv, doppiatore, conduttore e direttore artistico, con la sua ultima esperienza al Globe Theatre Silvano Toti di Roma. Gigi Proietti, 80 anni trascorsi tra palcoscenici, set cinematografici e studi televisivi, senza mai deludere, senza mai un passo falso, senza mai porsi un gradino sopra il suo pubblico. Per molti l’erede di Ettore Petrolini.

Un uomo grande, un artista immenso, che ha lasciato un bagaglio ricchissimo al mondo della cultura della Penisola italiana. Un talento vero, da “Febbre di cavallo” al doppiaggio: presta la voce a Gatto Silvestro, in coppia con Loretta Goggi (che fa il canarino Titti), e alle star: Richard Burton, Richard Harris, Marlon Brando, Robert de Niro e Dustin Hoffman. Doppia Sylvester Stallone che grida “Adrianaaaaa!”, nel primo Rocky. Di recente aveva partecipato alla nuova stagione di Ulisse con Alberto Angela. Da queste cifre la nuova conversazione organizzata in remoto dal Circolo Culturale “L’Agorà”, avente come tema “in ricordo di Gigi Proietti”, alla quale parteciperà in qualità di relatore Antonino Megali (socio e vice presidente del sodalizio organizzatore).Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data dal 17 settembre.

GIGI PROIETTI locandina agorà

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