Reggina, Taibi: “Faty? A breve verrà reintegrato”. E su Rivas confessa: “aveva offerte più importanti della nostra”

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Le parole del direttore sportivo della Reggina Massimo Taibi ai canali ufficiali del club: si parla di campo e di mercato

Il lavoro di un direttore sportivo non finisce mai. Dopo settimane di viaggi, accordi, contatti, telefonate, però, ora Massimo Taibi può concentrarsi più sulle questioni di campo, senza scadenze imminenti legate al mercato o alle trattative in generale. Ne ha approfittato però, il dirigente amaranto, per tornare anche a parlare di questo nel corso di “Buongiorno Reggina, sui canali ufficiali del club. Primo passaggio sul pari di Crotone: “ad inizio gara tutti saremmo stati contenti per un pareggio allo Scida, contro una corazzata che aveva in campo 8/11 della scorsa stagione. Peccato per il gol loro, viziato da un fallo di mano. Loro ridimensionati sugli obiettivi? Come noi, anche loro vogliono volare bassi. Per quanto ci riguarda, noi dovremo arrivare a marzo e vedere dove siamo“.

Protagonista di queste prime giornate è Galabinov: “se l’anno scorso non si fosse fatto male – confessa Taibi – non sarebbe venuto qui quest’anno. Era partito bene in A e per questo credevo fosse difficile portarlo a Reggio, ma quando ho capito che si poteva fare ho chiamato il procuratore e in 48 ore abbiamo fatto tutto. Pochi cross per lui? Il terreno del Granillo ha penalizzato i più tecnici, è stato difficile sfondare sulle fasce, mentre a Crotone sia il campo pesante per la pioggia che l’aggressività avversaria non hanno permesso sempre la possibilità di crossare. Arriveranno anche quelli e Galabinov potrà sfruttarli appieno, finora ha sfruttato alla perfezione i pochi pervenuti in area”.

Altro nuovo arrivo è quello di Cortinovis, di cui si parla un gran bene: “sarà molto utile alla causa. L’Atalanta lo vuole per la A in pianta stabile in futuro e molte squadre lo hanno cercato. E’ serio, umile, ha la testa da calciatore. Cosa farò per gennaio? Vediamo come va la squadra fino a lì. Spero di non rinforzarla perché significa che non è servito”.

Qualche giorno fa German Denis ha compiuto 40 anni e li ha festeggiati domenica. Taibi torna sulla trattativa che lo ha portato a Reggio: “era in Perù, avevo avuto questa folle idea iniziale e poi ho sentito in lui una gran voglia di tornare in Italia. A lui interessava il progetto, non la categoria, e questo mi ha colpito. E’ un trascinatore. E’ già un allenatore? Secondo me no, non vuole fare l’allenatore, ma è un leader, è uno che traina”.

Di Faty, in positivo, di recente si è detto tanto. E il direttore sportivo della Reggina è tornato a parlarne: “Faty all’estero aveva molte richieste, ma mandarlo lì sarebbe stato un bagno di sangue e allora il ragazzo si è messo a disposizione, si è decurtato lo stipendio, ha fatto un gesto nobile perché avrebbe voluto dare una mano lo scorso anno ma non ha potuto causa infortunio. A breve metteremo nero su bianco e lo reintegreremo, poi a gennaio vedremo se rimetterlo in lista”.

Sempre in tema mercato, altro appunto è su Rivas. Da casa chiedono a Taibi come sia riuscito a concludere questa geniale operazione: “l’Inter doveva ottimizzare i costi – afferma – e ha messo Rivas in uscita. Grazie ai grandi rapporti che ho con Baccin, Marotta e Ausilio, con un prezzo basso rispetto al valore del giocatore sono riuscito a prenderlo. Il club nerazzurro ha mantenuto fede all’accordo che aveva con me, e di questo lo ringrazio, perché il ragazzo aveva richieste più importanti della nostra. Operazioni simili? Al momento opportuno vedremo se sarà possibile. Il mio obiettivo è patrimonializzare. Da tre anni siamo con Gallo, c’è stato un fallimento prima e ci vuole tempo anche col settore giovanile. All’inizio col presidente abbiamo pensato a produrre per la prima squadra, ma ora guardiamo al futuro”.

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