Ponte sullo Stretto, Giovannini: “sta per partire il nuovo studio di fattibilità”, ma dietro si nasconde troppo scetticismo

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Il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili ha ricordato che “alla luce di questo studio piuttosto approfondito e complesso il Governo valuterà cosa fare”

Lo studio di fattibilità per il Ponte sullo Stretto di Messinasta per partire e alla luce di questo studio piuttosto approfondito e complesso valuteremo insieme cosa dobbiamo fare”. E’ quanto ha affermato il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, durante la trasmissione Agorà, in onda su Rai3. I risultati arriveranno entro la primavera del 2022, ricerca delle risorse sul bilancio del 2023, fermo restando che il Governo italiano dovrà tener conto dell’orizzonte temporale del 2030, entro il quale l’Europa chiede vengano completati i “Corridoi” inseriti nella Rete dei trasporti transeuropea. E il Ponte sullo Stretto fa parte di uno di questi, ovvero quello Berlino-Palermo.

In realtà per Calabria e Sicilia dietro le parole del Ministro si percepisce molto scetticismo, in quanto va ricordato che “il dibattito pubblico può considerare l’opzione zero. La proposta attuale del Governo è quella sulla base di un progetto di fattibilità per il ponte a campata unica o a tre campate, posizionate eventualmente in luoghi diversi. Dopodiché questo, a nostro parere, come previsto anche dalla normativa, dovrebbe essere l’oggetto del dibattito pubblico”. Tirare in ballo l’opzione del ponte a tre campate potrebbe rivelarsi un’enorme perdita di tempo, in quanto è solo con il progetto a campata unica che si arrivati alla terza fase su quattro livelli di progettazione, senza contare che già in passato erano stati stanziati 300 milioni di euro per il relativo studio di fattibilità. Inoltre, sia sul piano del confronto pubblico, sia della Valutazione d’Impatto Ambientale e dei passaggi istruttori e autorizzativi era già tutto fatto. Così come erano stati approvati, nel 2003, i Piani Regolatori Generali di Messina e Cannitello al fine di adattare il sistema viario alla costruzione del Ponte.

Il Ministro Giovannini in ogni caso non si è mai espresso in modo chiaro sulla volontà di realizzare l’opera. “Il progetto a campata unica non è attuale, non risponde ad alcuni criteri e regole che nel tempo sono intanto cambiate – sottolineava il Ministro nel corso di un evento del 18 agosto – . Anche se si volesse andare avanti quindi, non c’è un progetto. E non essendoci un progetto non si possono nemmeno determinare i costi dell’infrastruttura”.

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