Riqualificazione centri storici, in arrivo 160 milioni per i piccoli comuni: l’elenco dei beneficiari in provincia di Messina

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In provincia di Messina i piccoli comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti potranno beneficiare del fondo da 160 milioni di euro previsto dalla legge Realacci (158/2017) per finanziare progetti di riqualificazione dei centri storici

In provincia di Messina i piccoli comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti potranno beneficiare del fondo da 160 milioni di euro previsto dalla legge Realacci (158/2017) per finanziare progetti di riqualificazione dei centri storici. L’elenco dei comuni per cui è previsto in sostegno (5.518 in tutta Italia, di cui 202 in Sicilia) è contenuto nel Decreto del presidente del consiglio dei ministri del 23 luglio 2021, pubblicato nella gazzetta ufficiale numero 220 del 14 settembre 2021. Nel Messinese risorse per Alcara li Fusi, Alì, Alì Terme, Antillo, Basicò, Capizzi, Capri Leone, Caronia, Casalvecchio Siculo, Castel di Lucio, Castell’Umberto, Castelmola, Castroreale, Cesarò, Condrò, Falcone, Ficarra, Fiumedinisi, Floresta, Fondachelli Fantina, Forza d’Agrò, Francavilla di Sicilia, Frazzanò, Furci Siculo, Furnari, Gaggi, Galati Mamertino, Gallodoro, Graniti, Gualtieri Sicaminò, Itala, Leni, Letojanni, Librizzi, Limina, Longi, Malfa, Malvagna, Mandanici, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Militello Rosmarino, Mirto, Moio Alcantara, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Montagnareale, Montalbano Elicona, Motta Camastra, Motta d’Affermo, Naso, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Oliveri, Pagliara, Pettineo, Piraino, Raccuja, Reitano, Roccafiorita, Roccalumera, Roccavaldina, Roccella Valdemone, Rodì Milici, San Fratello, San Marco d’Alunzio, San Pier Niceto, San Piero Patti, San Salvatore di Fitalia, Santa Domenica Vittoria, Sant’Alessio Siculo, Santa Lucia del Mela, Santa Marina Salina, Sant’Angelo di Brolo, San Teodoro, Santo Stefano di Camastra, Saponara, Savoca, Scaletta Zanclea, Sinagra, Torrenova, Tripi, Tusa, Ucria, Valdina, Venetico.

“I Comuni – spiega Giuseppe Sciarabba, presidente dell’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno – potranno intervenire per la manutenzione del territorio nonché per interventi volti alla riduzione del rischio idrogeologico, per la messa in sicurezza e riqualificazione delle infrastrutture stradali e degli edifici pubblici con particolare riferimento a quelli scolastici e a quelli per la prima infanzia, per l’accrescimento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico. Altri interventi potranno prevedere l’acquisizione e la riqualificazione di terreni e di edifici in stato di abbandono o di degrado, l’acquisizione di case cantoniere, il recupero e la riqualificazione dei centri storici, anche ai fini della realizzazione di alberghi diffusi, il recupero di beni culturali, storici, artistici e la valorizzazione dei pascoli montani”.

giuseppe sciarabba

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