Ludopatia, una brutta malattia: i calabresi spendono quasi 2 miliardi l’anno per il gioco d’azzardo

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In Calabria si spendono quasi 2 miliardi l’anno nel gioco d’azzardo: l’allarme dell’Asp di Catanzaro all’interno del progetto “Gap”

Una cifra importante, da non interpretare mai in maniera positiva, quando si tratta di determinati settori. Quello in questione fa riferimento al gioco d’azzardo, che in Calabria tocca quote vicino ai 2 miliardi l’anno. Il che significa che i calabresi spendono esattamente 1,8 miliardi di euro l’anno nel gioco d’azzardo. I dati sono stati diffusi dalla Regione all’interno del progetto “Gap”, che l’Asp di Catanzaro ha reso noti nel corso di un incontro con la stampa, e fanno riferimento al gioco d’azzardo legale, e cioè soprattutto a slot machine, video poker, gratta e vinci. Ovviamente, a preoccupare maggiormente sono le ripercussioni psicologiche sui giocatori stessi, che l’Asp di Catanzaro ha tenuto a sottolineare all’interno di quel circuito di dipendenza che va poi a ripercuotersi non solo sui soggetti stessi, ma anche su chi gli sta intorno, sulle famiglie.

Nel 2019, anno dell’ultimo report, in Italia c’è stato un aumento del 3,5%, che “sul posto” è diminuito per via della pandemia, accrescendo però il diffondersi di quello online, che i fruitori hanno potuto sfruttare perlopiù da casa. In Calabria, la provincia in cui si gioca di più è quella di Cosenza, con ben 637 milioni di euro spesi. Poi c’è Reggio, con 577 milioni, Catanzaro con 307 milioni, Vibo Valentia con 146 milioni e Crotone con 120 milioni.

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