Fedriga: “con il Green Pass non si richiuda neanche in zona arancione o rossa”

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Le parole del presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga sul Green Pass e sull’incoerenza delle chiusure in zona rossa o arancione

“Il Green Pass lo dobbiamo utilizzare come uno strumento di apertura. Tutte le istituzioni del nostro Paese devono dire che oggi abbiamo degli strumenti nuovi per affrontare la pandemia e che questi strumenti ci permettono di dire che anche se una regione diventasse arancione o rossa con il Green Pass quelle attività resterebbero aperte. Sono le parole del presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a Stasera Italia su Rete4. “Così possiamo dare certezza agli imprenditori e dobbiamo fare questo con forza dando una prospettiva all’economia”, ha spiegato in quella che sembra essere una scelta un po’ più logica rispetto a quanto invece (non) si sta facendo. Perché il Governo continua a invocare l’obbligo vaccinale (anche Sileri ha affermato che non è possibile) e ad estendere il Green Pass per categorie di lavoratori il cui andamento epidemiologico dipende solo parzialmente (chi rischia ospedalizzazione e morte è soprattutto l’Over 70 che ormai all’ufficio pubblico o privato non ci lavora più e che al ristorante non ci va quasi mai). Quindi, sostanzialmente, se estensione sarà, che non si richiuda più. Che vengano abolite le zone a colori, anch’esse, in fin dei conti, poco influenti sull’andamento dei contagi.

“C’è un documento siglato dai nostri governatori con Salvini – prosegue Fedrica – è l’indirizzo che lo stesso segretario ha dato al partito. Non si può però pensare di tramutare il Paese in un’arena. Penso che facciamo un danno al Paese se pensiamo che chi non vuole il Green Pass sia un nazista. Non possiamo fare una lotta tra bande. La politica non può creare una lotta fratricida nella nostra popolazione. Dobbiamo zittire le fake news sul vaccino che sono indecenti. La pandemia si vince se le istituzioni si muovono insieme ai cittadini. Salvini non appoggia il convegno che si è tenuto al Senato sulle cure domiciliari, quelle sono menzogne. Non si può curare il Covid con farmaci che l’Ema e l’Fda hanno detto di non usare. Dirlo è grave. Sostenere che non ci sarebbero ospedalizzazioni se si cura a casa a prescindere non è vero. Allo stato attuale non abbiamo farmaci per curare il Covid. Le ospedalizzazioni ci sono: il problema non è solo per chi si ammala di Covid ma per tutte le altre patologie che non trovano una risposta tempestiva dalla nostra sanità. E’ una menzogna dire che con le terapie domiciliari risolvi tutto in pochi giorni: qualcuno purtroppo in ospedale ci va”, ha concluso Fedriga.

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