Reggio Calabria, le immagini dei topi in strada fanno il giro d’Italia: Parpiglia tira in ballo Falcomatà, Spirlì e chiede aiuto al presidente Gallo

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Il noto giornalista Gabriele Parpiglia, nativo di Reggio Calabria, non riesce ad accettare il fatto che la “sua” città sia ancora messa in ginocchio dall’emergenza rifiuti

Sarebbe bello raccontare del nostro Lungomare Falcomatà, definito da Gabriele D’Annunzio del “Chilometro più bello d’Italia”, oppure mostrare del meraviglioso Corso Garibaldi, lo stradone della Reggio bella e gentile di cui siamo orgogliosi. Ma chiudere gli occhi di fronte al degrado, alla sporcizia, alla mancanza di servizi essenziali non è possibile. Le testimonianze dei nostri lettori lo dimostrano ogni giorno, ma a metterle in evidenza è anche il noto giornalista Gabriele Parpiglia. Originario di Reggio Calabria, da tempo però residente a Milano per motivi di lavoro, si sbatte sui social per attirare l’attenzione pubblica su una problematica, quella dell’emergenza rifiuti, che ormai va avanti da troppo tempo in riva allo Stretto. “Cartoline da Reggio Calabria: fogna a cielo aperto. Queste foto che continuano e continuano ad arrivare, passando dal centro città a Ciccarello, al Viale Quinto e così via; sono immagini devastanti. I topi sembrano ormai una comunità che convive con la popolazione. I giornali non ne parlano. A questo punto, data la totale assenza del Sindaco Giuseppe Falcomatà (forse non lo cito più perché è come se non vedesse tutto questo, anzi nasconde la testa sotto il tappeto per non vedere, ma sotto il tappeto c’è solo polvere e sporcizia, sia chiaro); dinanzi a questo mi chiedo come mai la Regione Calabria sia immobile, ferma, inutile”, scrive Parpiglia su Instagram.

Da tempo l’Amministrazione comunale prova a metterci una pezza con raccolte straordinarie di rifiuti, ma questo serve a ben poco se poi la raccolta differenziata non avviene con costanza e se una grossa parte di cittadini non paga la Tari, mettendo in difficoltà coloro che invece rispettano le leggi. La svolta dovrebbe arrivare con il passaggio del servizio da Avr a Teknoservice, ma è difficile pensare che i miglioramenti saranno imminenti. “Come mai i giornalisti locali non fanno un casino totale per denunciare e capire come recuperare fondi e ‘aggiustare’ la situazione – prosegue Parpiglia – . Queste immagini non sono in zone isolate ma lì vicino ci sono le scuole, c’è la vita quotidiana, c’è il chilometro più bello d’Italia che non può rimanere solo uno slogan. Devono andar via tutti, fuori tutti, dentro il cambiamento. Perché il Presidente della Reggina che ama tanto la città, non prova a dare una mano? Perché i giornalisti e i tg locali e non… non mostrano queste immagini? Sapete perché? Per loro ormai è abitudine. Si sono abituati a tirare a campare anche così. Questo pensiero, questa sub cultura, bisogna eliminarla. Ps: chi risponde al bambino del primo video che chiede alla mamma ‘E che facciamo?’. Con i topi che si sfamano a pochi metri dall’automobile…”, conclude Parpiglia.

“Mamma, e ora che facciamo?”: la reazione di un bambino di Reggio Calabria alla vista di grossi topi che rovistano tra i rifiuti [VIDEO]

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