Emergenza rifiuti a Reggio Calabria: “alle sabbie bianche decine di metri di spazzatura lasciati a marcire sotto al sole vicino ai bagnanti” [FOTO]

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Reggio Calabria, l’appello di Lorenzo Fascì al Prefetto per la convocazione di un tavolo interistituzionale

“Siamo, purtroppo, costretti a ritornare a parlare di rifiuti. Di rifiuti che ormai rappresentano una cornice del nostro perimetro cittadino. Una cornice brutta ed inaccettabile. Questa volta siamo nella zona sottostante l’aeroporto; a ridosso del villaggio sabbie bianche: una delle spiagge più belle del territorio”. Lo afferma in una nota il Movimento per la Rinascita del P.C.I. e l’Unità dei Comunisti – Coordinamento Reggio Calabria Avv.to Lorenzo Fascì.

“Le fotografie danno la sensazione di un contrasto davvero indicibile tra la sabbia bianchissima del tratto di mare e le decine di metri di “spazzatura”; di rifiuti li abbandonati; lasciati a marcire sotto il sole tanto che i bagnanti sono costretti a chiudere i finestrini delle loro autovetture. È mai possibile accettare supinamente uno “spettacolo” indecoroso come appare dalle foto scattate in questi giorni?”

“Bene hanno fatto le organizzazioni sindacali a chiedere un incontro al Prefetto. Ci uniamo e rilanciamo l’idea. Occorre subito promuovere un tavolo interistituzionale che individui soluzioni immediate e non più rimandabili. Davanti alla inefficienza della Amministrazione Comunale che da anni promette di risolvere il problema, peraltro indicando soluzioni impraticabili (vedi discarica di Melicucco annunciata da anni ma mai realizzata), occorre che tutte le Istituzioni che hanno competenza in materia cooperino in maniera sinergica per liberare la città dalla cappa dei rifiuti dispersi in ogni luogo; il coordinamento interistituzionale in capo al sig. Prefetto può, almeno, in via immediata, scaturire delle soluzioni”.

“Chiediamo anzi al sig. Prefetto di essere ricevuti per esporre idee utili ad una soluzione di più lungo respiro. E’ mancata e non è nelle corde degli Amministratori comunali una idea vera di gestione dei rifiuti che va ripensata in maniera strutturale. Non basta cambiare il nome della ditta esterna. Occorre avere un progetto che eviti le discariche; che disegni un metodo di raccolta efficiente; che porti a vendere il prodotto differenziato in modo che l’indifferenziato diventi marginale e residuale. Occorre che le scelte e le decisioni strutturali ritornino in capo all’Amministrazione”.

“Solo così si potrà ridurre l’enorme tributo pagato dai cittadini per avere un non servizio. Le foto allegate sono un termometro drammatico dello stato della città. Con l’aggravante che basta spostarsi in uno qualunque dei paesi vicini per vedere cittadine pulite e senza cumuli di spazzatura. Ma se detti paesi sono parte della città metropolitana ed il Sindaco della città è anche Sindaco della città metropolitana, come è possibile che si verifichi tutto ciò?”.

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