Detenuto morto in carcere a Cosenza, l’autopsia chiarirà se i problemi di salute non fossero compatibili con il regime carcerario

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Disposta l’autopsia sul corpo di Pasquale Francavilla, 46enne deceduto venerdì nel carcere di Cosenza: la famiglia e il legale credono che le condizioni di salute dell’uomo non fossero compatibili con il regime carcerario

Sarà compito dell’autopsia far luce sulle cause della morte di Pasquale Francavilla, deceduto nella mattinata di venerdì presso il carcere “Sergio Cosmai” di Cosenza nel quale stava scontando gli ultimi dieci mesi della pena. Era stato condannato in via definitiva nell’ambito dell’inchiesta “Apocalisse”, l’operazione della Dda di Catanzaro che ha colpito duramente il narcotraffico nel Cosentino. Il detenuto era stato ricoverato presso l’ospedale ‘Annunziata’ per alcuni problemi di salute che, secondo avvocato e famiglia, non erano compatibili con il regime carcerario. Dopo alcuni giorni però Francavilla è stato riportato in carcere nel quale successivamente è deceduto.

Il suo difensore, l’avvocato Mario Scarpelli, ha spiegato: “Pasquale Francavilla è stato ricoverato d’urgenza in ospedale a Cosenza, dieci giorni fa, per la presenza di alcuni trombi. Si trovava nel reparto di Terapia intensiva. Cinque giorni fa, ho avuto modo di sentirlo tramite videochiamata e mi aveva annunciato l’imminente trasferimento in un altro reparto. Tra un mese avrebbe dovuto sottoporsi a un altro delicato intervento, ma è tornato in carcere ed è morto“.

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