Calabria, il monitoraggio settimanale Covid: lieve calo dei contagi ma aumentano i morti e i ricoveri sono stabili. Vaccinato il 75% dei calabresi: tutti i DATI

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Il consueto monitoraggio settimanale del Covid in Calabria a cura del dott. Luca Fusaro: i dati aggiornati al 10 settembre alle ore 17.00 per quanto riguarda i numeri sulla pandemia e al 12 settembre ore 06:17 per quanto riguarda i vaccini

Alcuni dati in miglioramento, altri stabili, altri in peggioramento. Il monitoraggio Covid in Calabria, nella settimana che va dal 4 al 10 settembre, rileva una diminuzione dei nuovi casi (-10,8%) e degli ospedalizzati (-2,2%): -2,3% di pazienti ricoverati in area medica, stabili le terapie intensive. I posti letto occupati in area medica (aggiornamento 11.09) sono il 16,7%, in terapia intensiva il 9,8%. Il tasso di positività passa dall’8% al 6,5%. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino il 74,5% degli over 12 (n. 1.257.416) e l’82,8% degli over 50 (n. 694.036). Buoni numeri, dunque, per l’incidenza, che scende, e per i vaccini (il 75% della popolazione vaccinabile ha ricevuto almeno la prima dose). Stabili i ricoveri, mentre aumentano i decessi e la Regione rimane in bilico tra la zona bianca e la zona gialla.

Ma andiamo con ordine e partiamo dai nuovi positivi settimanali. Trend in discesa, dicevamo: sono 1.735 i contagi segnalati (-10,8%).

Aumentano gli attualmente positivi da 5.071 a 5.090 (+0,4%). Dal picco del 2 maggio si è passati da 15.225 a 5.090 (-66,6%). Il 96,4% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 4.909), il 3,3% ricoverato con sintomi (n. 167), lo 0,3% in terapia intensiva (n. 14). Si registrano 4 ospedalizzati in meno (-4 i ricoverati con sintomi, +0 pazienti in terapia intensiva). In dettaglio, dal picco del 26 aprile, i posti letto occupati in area medica sono scesi da 482 a 167 (-65,4%), mentre quelli in terapia intensiva, dal picco del 17 aprile, da 50 a 14 (-72%). Le persone in isolamento domiciliare, dal picco del 2 maggio, sono calate da 14.743 a 4.909 (-66,7%).

Come detto su, aumenta il numero dei decessi, da 20 a 21 (+5%). E’ l’ultimo dato a risalire dopo quello dei positivi e successivamente degli ospedalizzati, seguendo il consueto decorso della malattia.

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano dunque le seguenti variazioni:

  • nuovi casi settimanali: da 1.944 a 1.735 (-10,8%);
  • casi attualmente positivi: da 5.071 a 5.090 (+0,4%);
  • persone in isolamento domiciliare: da 4.886 a 4.909 (+0,5%);
  • decessi: da 20 a 21 (+5%);
  • ospedalizzati: da 185 a 181 (-2,2%);
  • ricoveri in terapia intensiva: da 14 a 14;
  • pazienti ricoverati con sintomi: da 171 a 167 (-2,3%).

Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID

L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti scende da 104 a 92. I posti letto occupati in area medica (aggiornamento 11.09) sono il 16,7% (161 su 964), in terapia intensiva il 9,8% (17 su 174).

Testing

Il numero dei tamponi settimanali cresce da 24.183 a 26.603 (+10%), in media 3.800 al giorno.

Tasso di positività

Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
Il tasso di positività, calcolato sui tamponi, scende dall’8% al 6,5%. La diminuzione dei contagi da 1.944 a 1.735 (-10,8%), nonostante l’aumento dell’attività di testing (+10% di tamponi), evidenzia una riduzione della circolazione del virus, infatti il tasso di positività cala notevolmente.

Vaccini

Consueta precisazione: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati non si utilizza il dato dell’intera popolazione regionale ma solo quello della platea interessata, ossia i soggetti ≥ 12 anni, che secondo i dati provvisori dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 1.687.814.

Al 12 settembre (aggiornamento ore 06:17), il 5,8% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n° 97.263), il 68,7% ha completato il ciclo vaccinale (n° 1.160.153), il 25,5% non ha ricevuto alcuna dose (n° 430.398), il 74,5% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n° 1.257.416).

Coperture vaccinali per fasce di età
Gli over 50 che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino risultano 144.649 su 838.685 (17,2%), 694.036 hanno ricevuto almeno una dose (82,8%), 667.244 hanno completato il ciclo vaccinale (79,6%), 26.792 sono in attesa della 2ᵃ dose (3,2%).

Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.

Quando avviene il cambio colore di una Regione?

Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.

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