Sicilia, è caos negli uffici comunali e pubblici dopo l’ordinanza di Musumeci sul Green Pass: “decine di persone con prenotazioni da mesi sono state mandate via”

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La denuncia di alcuni consiglieri comunali della Lega a Palermo dopo l’ordinanza del presidente della regione siciliana Musumeci di introdurre il Green Pass negli uffici pubblici

“Come era assolutamente prevedibile già da stamattina è caos in tutti gli uffici comunali e pubblici di Palermo, come in quello delle aziende partecipate. Decine di persone che avevano prenotato appuntamenti da giorni, in alcuni casi da settimane o da mesi, sono stati mandati via perché privi di green pass. E così niente carta d’identità per molti e addirittura l’impossibilità di dichiarare la nascita di un bambino”. Questa la denuncia dei consiglieri comunali della Lega a Palermo, Igor Gelarda e Marianna Caronia, insieme con la responsabile dei giovani del Carroccio Elisabetta Luparello.

“Come avevamo previsto, e come chiaramente scritto dal Garante per la privacy, l’ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha di fatto introdotto l’obbligo vaccinale, non previsto dalla normativa nazionale – aggiungono -. Cosa accadrà a chi sceglie, nel pieno rispetto della legge, di non vaccinarsi? Dovrà rinunciare ad avere la carta d’identità? Non potrà registrare atti e documenti quando l’amministrazione pubblica non è in grado di fornire i relativi servizi online? Insomma stiamo rischiando di creare migliaia di nuovi clandestini, ma saranno cittadini italiani trattati anche peggio dei clandestini extracomunitari che hanno diritto a cure ed assistenza gratuite. Questa ordinanza si conferma del tutto priva di logica giuridica in alcune sue parti e i suoi effetti nefasti sulla popolazione e sull’organizzazione degli uffici pubblici si stanno già vedendo. E a breve – concludono i tre esponenti leghisti – vedremo l’effetto più grave, quello determinato dall’obbligo di pagamento per i tamponi, che farà crescere a dismisura il numero di positivi inconsapevoli che a centinaia, se non a migliaia andranno in giro diffondendo il virus”.

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