Reggio Calabria, Vizzari contro l’amministrazione Falcomatà: “impraticabile la strada tra il bivio Santa Lucia e l’abitato della frazione San Pietro di Fiumara”

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Reggio Calabria, Vizzari contro l’amministrazione Falcomatà: la lettera del leader dell’Associazione Cambiamenti

Scrive una lettera a Falcomatà ed alla sua amministrazione, il leader dell’associazione Cambiamenti, Roberto Vizzari, per sottolineare l’incuria ed il degrado di un tratto della SP6. “Signor Sindaco, membri dell’Amministrazione del Comune di Reggio Calabria, scrivo questa breve nota -evidenza- per portare alla Vostra conoscenza, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il tratto di strada compreso tra il bivio Santa Lucia e l’abitato della frazione San Pietro di Fiumara, pur facendo parte della SP n. 6, per una scelta scellerata della Amministrazione da voi rappresentata, cade nella totale competenza del Comune di Reggio Calabria. Non credo, signor Sindaco, che la sua Amministrazione e i responsabili abbiano bisogno di questi chiarimenti, ma sento il dovere di ribadire questa verità. Il tratto di strada in questione, circa tre chilometri, oramai è divenuto impraticabile, le sterpaglie che lambiscono le carreggiate, le buche mai coperte, le piccole frane mai rimosse e per ultimo i resti degli incendi che hanno riguardato questo territorio, impediscono il regolare traffico veicolare verso i Comuni di Fiumara, San Roberto e i Piani di Aspromonte, mettendo a serio rischio l’incolumità dei fruitori. Appare semplicemente assurdo che in questi anni non sia stato posto in essere alcun intervento di manutenzione, né ordinaria, né straordinaria in questo tratto di strada, considerato tra l’altro che Lei ha il ruolo contemporaneamente di Sindaco della Città Metropolitana e Sindaco della Città di Reggio Calabria. La invito pertanto a voler fare tutto ciò che è necessario per realizzare l’intervento manutentivo per garantire la fruizione in sicurezza a tutti coloro che transitano su questa arteria, soprattutto in prospettiva delle prime piogge che sicuramente peggioreranno la situazione esistente”, conclude.

 

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