Olimpiadi di Tokyo, atlete cinesi sul podio con la spilla di Mao: il Cio apre un’inchiesta

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Le cicliste cinesi Bao Shanju e Zhong Tianshi salgono sul podio con la spilla di Mao: messaggio politico che rischia di essere una violazione alla Regola 50 della Carta Olimpica, il Cio apre un’inchiesta

Una spilla che potrebbe costare caro. Un piccolo dettaglio, neanche notato da molti, ma che non è passato inosservato al Cio. Le cicliste cinesi Bao Shanju e Zhong Tianshi, oro olimpico nello sprint femminile di ciclismo ai Giochi Olimpici di Tokyo, sono salite sul podio con un piccolo dettaglio di stile sulla divisa: una spilla raffigurante il volto di Mao. Il riferimento politico è chiaro, la stessa spilla venne indossata da milioni di persone negli anni ’60 per mostrare la propria lealtà al Partito Comunista e alla rivoluzione ultra radicale lanciata nel 1966 dallo stesso Mao. La spilla, con il risvolto politico che si porta dietro, potrebbe però risultare una violazione alla Regola 50 della Carta Olimpica che vieta manifestazioni di propaganda politica durante le gare e sul podio (consentite all’interno del campo di gioco alla linea di partenza o prima di una partita). “Abbiamo contattato il Comitato olimpico cinese, chiedendo loro un rapporto sulla situazione”, ha detto il portavoce del Cio Mark Adams alla conferenza stampa quotidiana ai Giochi di Tokyo.

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